Vergogna! Come sempre l’Italia ha dimostrato di essere un
paese debole e succube di fronte alle angherie degli altri paesi.
I Marò, Massimiliano la Torre e Salvatore Girone, trattati
ormai come un pacco postale, sono dovuti rientrare in India.
Esattamente un anno fa Mario Monti ribadiva al Premier
Indiano che “Il presunto incidente le cui dinamiche sono ancora tutte da
accertare – è avvenuto in acque internazionali e che la giurisdizione sul caso
è, di conseguenza, solo italiana. Nel sottolineare che i due militari erano
impegnati in una legittima missione internazionale di contrasto alla pirateria,
il Presidente del Consiglio ha ribadito con forza la ferma aspettativa del
Governo per un trattamento dei due Marò che rifletta pienamente il loro status.
Ogni atteggiamento da parte indiana non pienamente in linea con il diritto
internazionale, rischierebbe di creare un pericoloso precedente in materia di
missioni internazionali di pace e di contrasto alla pirateria mettendone a
repentaglio l’efficacia e le capacità operative.”
Come risposta quest’anno sono state avviate a New Delhi le
procedure per la costituzione di un tribunale speciale.
Ora nel 2013, la nota di Palazzo Chigi recita “Il Governo
italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l’assicurazione scritta
riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela
dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il
Governo ha ritenuto l’opportunità, anche nell’interesse dei Fucilieri di
Marina, di mantenere l’impegno preso in occasione del permesso per partecipare
al voto del ritorno in India entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina – fa
sapere il governo – hanno aderito a tale valutazione”.
Il Tribunale di New Delhi ha dichiarato che non sarà
applicata la pena di morte. Il Ministro si inchina e ringrazia: Troppo buoni!
L’improvvisa decisione adottata dal nostro governo ha comunque
suscitato molto scalpore anche tra i nostri parlamentari e martedì il Ministro
Terzi e di Paola riferiranno alla camera sulla tortuosa ed incredibile vicenda: lo ha deciso la
conferenza dei capi gruppo.
Una polemica invece molto più pericolosa è nata anche tra i
Ministri del governo indiano: mentre il
Ministro degli Esteri Salman Khurshid sembrava aver rassicurato l’Italia, un altro
Ministro indiano non ci ha fornito nessuna garanzia in merito alla sentenza.
Lo ha riferito, Ashwani Kumar, il Ministro della Giustizia in
un’intervista ad un’emittente Tv.
Così ha risposto al giornalista in merito alle
rassicurazioni date all’Italia sulla sorte dei nostri due Marò: «Come può il
potere esecutivo dare garanzie sulla sentenza di un tribunale? Khurshid è anche
un avvocato e sul perché abbia detto quelle cose, sta a lui rispondere .”
Dichiarazione tutt’altro che rassicurante per nostri due
fucilieri.
Ora dopo varie tiraemolla diplomatici tra l’Italia e l’India,
che ci hanno resi ridicoli davanti a tutti paesi europei, la vicenda
sembrerebbe ormai conclusa con una sconfitta piena dell’Italia su tutti i
fronti.
Per un anno il governo Monti non ha saputo far valere i
diritti dei due Marò dall’accusa di aver ucciso i due pescatori indiani, fatto peraltro
non ancora accertato, e per i quale i due fucilieri sono stati arrestati in
India contravvenendo alle regole principi generali di diritto internazionale
applicabili a questa drammatica vicenda.
Quando abbiamo deciso di mostrare i muscoli riprendendoci i
nostri due fucilieri, l’India ha risposto togliendo l’immunità al nostro
ambasciatore, minacciando di cancellare contratti per 7 miliardi di dollari, di
intraprendere ritorsioni verso le nostre più importanti aziende e addirittura evocando
blocchi o esclusioni delle navi italiane nei porti indiani.
Come sempre in, linea con la sua linea sottomessa allo
straniero, i nostri governanti non ci hanno pensato neanche un giorno a cedere vergognosamente
e creando con questa vergognosa decisione un pericoloso precedente.
Ora ogni paese sarà tranquillo: agli italiani si potranno infliggere
angherie di ogni genere, senza che il Governo che dovrebbe difenderli alzi un
solo dito: una dimostrazione di estrema debolezza e pressapochismo di fronte
all’Europa.
Un’Europa che peraltro continua a palesare quanto questa
unione tra paesi europei esista solo virtualmente o quando fa comodo per imporci
regole assurde per dominarci.
Infatti anche in quest’ultima occasione non si è vista alcuna
solidarietà e presa di posizione decisa in risposta all’appello dell’Italia per
fa valere i nostri diritti
In questa dolorosa ed infinita vicenda gli unici che hanno
dimostrato di essere Uomini sono i nostri due Marò e di fronte alla dignità di Massimiliano
La Torre e Salvatore Girone, due militari che fanno veramente onore alla Patria,
ritroviamo l’orgoglio di essere italiani.
Ci domandiamo nel contempo anche se il termine “Patria” per cui
migliaia di uomini rischiano ogni giorno la vita abbia ancora un valore e un
significato non solo per noi cittadini, ma anche per coloro che ci governano.
Onore ai Marò e solidarietà alle loro famiglie! Noi Popolo
Italiano non vi dimentichiamo.
Su facebook sono numerosi i gruppi aperti per mantenerne
viva la voce.Vi segnaliamo i più significativi, tra i quali anche quello delle famiglie dei nostri Marò.