Sfilate 2015:la trasformazione è quasi al completo.
Certo, la donna da sempre ha avuto un’attrazione fatale
per il mondo della moda, l'ideale per un momento di relax: la sera, telegiornale, uno delle rare pause intelligenti
ma non troppo di quell’infernale e quasi inutile aggeggio che è diventato la tv.
Il momento della passerella, e ora mi siedo per lasciarmi
trasportare in quel mondo magico ed elegante che per un attimo ti fa
dimenticare che in fondo ogni giorno ti infili un paio di jeans e un maglione.
Peccato, oggi si parla di moda maschile, almeno una volta si chiamava
così. Beh gettiamo uno sguardo ugualmente.
Tessuti scivolosi, eleganti, morbidi, prima avanzano i modelli e infine donna e uomo
insieme,con passo felpato e sicuro procedono impettiti e si avvicinano sempre più alla telecamera:
uomo? Donna?
In fondo non è la prima volta che la moda gioca con l’abbigliamento
unisex.
Ma quello che colpisce sono i particolari, che a volte parlano da soli.
Mentre la donna esalta la propria femminilità donando
un pizzico di provocazione e di ambiguità al proprio aspetto, con tessuti fluidi che lasciano intuire le forme (a dire il vero piuttosto striminzite delle
povere modelle) ecco l’uomo, anzi l’U-onna, non saprei come altro definirlo…
La preponderanza delle lettere femminili non
è casuale: poco u-omo e molto più d-onna.
Sì, la giacca indossata dal solito modello androgino, pur se morbida c’è, ma il pantalone
dal cavallo basso e spiegazzato, mortifica la mascolinità di chi lo indossa, sfiorando
il ridicolo.
Pensando di aver già raggiunto il massimo del
minimo, purtroppo mi accorgo che il peggio deve ancora venire.
ACCESSORI DELL'U-ONNA
Annuncio trionfante per l'ultima novità della moda: l’uomo porterà la borsa anziché il borsello, troppo
sfacciatamente virile ormai per il nostro u-onna, basta arroganza maschile, con quella
dura pelle e la sua forma rettangolare decisae
forte.
E allora ecco che possiamo ancora mortificarlo con
una bella borsa, elegante e naturalmente molto femminile.
Ma il bello deve ancora arrivare per la nuova figura dell’U-onna.
Se ancora vi rimanesse qualche remora eriteneste il vecchio uomo ancora un po’
troppo provocatoriamente maschio, et voilà finalmente sarete accontentate.
Direi che l'immagine è quasi perfetta...
E ORA AL... TRUCCO
Il tocco finale: l'U-onna non è un vero U-onna senza il trucco agli occhi che ne sottolinea lo sguardo ormai annacquato e che non dà più alcun segno di ribellione, con un pesante trucco nero.
Che tristezza, ragazze!
Colpa della moda? Beh direi di no, la moda è
soltanto l’espressione della società, la anticipa e la cavalca, foriera di un futuro già incalzante.
Porta sulla passerelle la trasformazione e l’uccisione
definitiva dei due ruoli che da sempre hanno contraddistinto i branchi umani,
sopravvissuti sempre grazie ai nostri uomini, in grado di proteggerci dai pericoli.
Perlomeno questo avviene solo nella nostra decadente
società occidentale, in netto contrasto con l’avanzare delle nuove culture,
dove certo gli uomini non conoscono…pinzette.
D’altronde, al di là dell'ironia, i primi segnali di questa metamorfosi inquietante e seriamente pericolosa per la sopravvivenza della nostra razza (a proposito si può ancora usare il termine razza?), li avevamo già avvertiti
da parecchio tempo e la subdola trasformazione è in atto da decenni, come ne avevo
già accennato nell’articolo dall’Homo Sapiens all’homo Depilatushttp://cronacadiungirasole.blogspot.com/2013/08/dallhomo-sapiens-allhomo-depilatus.html, dove si
lanciava l’allarme segnalando la disgustosa moda dell’uomo dalle
sopracciglia depilate,l'inizio dell'uomo pagliaccio e ridicolizzato.
Mi domando come sia possibile che non si levi una
voce di protesta dai poveri uomini sviliti persino dalla moda.
....ma forse si sono già quasi tutti trasmutati in U-onna.
BASTA
Spengo il telegiornale, penso che per rifarmi la vista e sognare per davvero, andrò nella videoteca
a prendere un vecchio film con Robert Mitchum “Philip Marlowe” il detective
privato che piùuomo non si può, l’antitesi
dell’U-onna, quando gli uomini erano dei gran mascalzoni, ma che uomini!
Wilfrida è una delle migliaia di persone che hanno curato il loro tumore con il Metodo Di Bella.
Con le testimonianze del blog vorrei solo far
conoscere la realtà dei tumori curati con il MDB, una realtà non
manipolabile da coloro cha ancora oggi cercano di screditare la cura,
perché ormai anche i numeri, le pubblicazioni scientifiche, i dati, persino i Convegni ai quali
partecipa il DottorDi Bella, tutto viene trasformato, reimpastato abilmente e gettato nel
cilindro magico dei detrattori-prestigiatori
Articolo sui risultati del Dottor Di Bella
per poi uscirne completamente trasformato, ad uso e
consumo della menzogna.
Ma le persone per fortuna non si possono manipolare
e sono sempre migliaia: sono lì, vive e vegete, avevano il tumore, fanno la
cura Di Bella, e ora stanno bene, vivono e ti sorridono a testimonianza della
verità, semplicemente.
E questa realtà così lapalissiana continua a stridere
e contrastare con le continue menzogne iniziate con la sperimentazione, a
ridicolizzare gli asfissianti e monotoni articoli blateranti, che cercano di gettare fango sulla verità
e sulla serietà della famiglia Di Bella.
Così ringrazio questa volta Wilfrida Rose, donna
coraggiosa e che con la sua esperienza dona speranza a chi viene colpito dal
tumore al seno.
Ricordando che il Metodo Di Bella non vuole comunque
apparire un metodo infallibile e nemmeno miracoloso, ma una cura che, anziché uccidere
il cancro uccidendo spesso anche la persona che lo ospita, come umilmente lo
presentava il Professor Di Bella, è un modo diverso di combattere e vedere il
cancro, affamandone le cellule tagliandone i viveri attraverso i
meccanismi ormonali che lo nutrono, e rinforzando il sistema immunitario
attraverso alcune preziose sostanze.
Anna
LA STORIA DI WILFRIDA
(Questa testimonianza è stata ripresa dai file del gruppo MDB, dal cancro si può guarire presente su facebook)
"Tutto è iniziato nel gennaio 2009 a seguito di uno
dei consueti screening mammografici a cui mi
sottoponevo regolarmente.
Non avrei mai sospettato che in febbraio mi
richiamassero per aver trovato ben 3 noduli sospetti di cui 2 a destra ed 1 a
sinistra.
Durante la visita mi dicono di farmi una risonanaza
magnetica che conferma il sospetto. Seguono una nodulectomia e 2 agobiopsie.
Esito: carcinoma duttale di tipo infiltrante e
ormonodipendente.
Mi sentivo confusa, smarrita e fortemente depressa.
Consulto un oncologo e ben 2 chirughiche mi
prospettano tutti la medesima cosa:mastectomia bilaterale più 8 cicli di
chemioterapia.
Non me la sento di affrontare un percorso così
devastante. Non ho fiducia nelle cure tradizionali. Alcuni miei parenti
compresi i miei genitori lo hanno fatto e sono morti in preda a dolori
lancinanti. Che fare?
A questo punto mi torna in mente il professor Luigi
di Bella e decido di contattare via mail il figlio per fissare una visita
presso il suo studio a Bologna.
LA SCELTA E L'INCONTRO CON IL DOTTOR DI BELLA
Così iniziò la mia "grande avventura"
sostenuta solo dalla mia famiglia ed oltraggiata da tutti i miei parenti che
facevano di tutto pur di convincermi che stavo sbagliando e che così avrei
finito prematuramente i miei giorni.
I mesi passavano e la consolazione stava nel leggere
e rileggere le testimonianze di coloro che grazie a Di Bella ce l'avevano
fatta, che avevano vinto la loro battaglia.
Finalmente già dopo soli 6 mesi le indagini
strumentali confermano la regressione del tumore: a sx non vi erano più tracce
e a dx era diventato quasi della metà.
Alla notizia mi son riaffiorate le speranze
nonostante il continuo senso di colpa per le ingenti spese economiche che
continuavamo a gravare per causa mia sulla mia famiglia.
A novembre rifeci una ecografia con esito
strabiliante: del tumore rimaneva soltanto una traccia piccolissima.
Il Dottor Giuseppe Di Bella
Seguirono altre indagini e tutte hanno confermato
l'esito positivo della cura.
A quasi 3 anni mi rimangono soltanto delle
microcalcificazioni nel seno destro che il dottor Di Bella definisce non gravi,
soltanto ciò che rimane della mia malattia verso la completa guarigione.
Per del tempo ho dovuto sospendere la cura, ma
grazie al vostro aiuto sono felice di poterla portare avanti in modo tale che
del mio male non resti più nessuna traccia.
E' una fortuna avervi conosciuto. Non finirò mai di ringraziarvi
per tutto il bene che mi state facendo. In voi ho trovato quasi una seconda
famiglia. Delle persone che come me hanno compreso il grande valore delle
scoperte del professor Luigi Di Bella e che hanno superato mille ostacoli pur
di curarsi in base alla sua terapia.
Un abbraccio forte a tutti voi e a presto!
Wilfrida
E così Wilfrida è guarita senza chemio, senza operazioni senza radio e devastanti mutilazioni a cui vengono sottoposte le donne colpite da questo tumore.
E ORA?
Ho contattato Wilfrida per sapere come sta ora e così mi ha risposto:
Attualmente sto benissimo e faccio la terapia quasi
di mantenimento, dato che mi son state ridotte le medicine e alcune non le
prendo più... la base è sempre quella: Retinoidi, melatonina, acido ascorbico,
antiprolattinici...... per il resto, faccio un'infusione la settimana di
somatostatina e prendo arimidex 3 volte la settimana...
Ancora una volta mi stupisco di fronte ai risultati
della dieta dei gruppi sanguigni anche su alcune patologie che sono considerate
croniche ed incurabili.
I sintomi del morbo di Crohn
Mi sono imbattuta casualmente in questo breve video
di Antonio, che fin da piccolo è affetto dal Morbo di Crohn, l’ho contattato, e
lo ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità a rispondere ad alcune domande che gli ho
posto per completare le sue informazioni preziose rilasciate con il video.
La storia di Antonio è un esempio di come possiamo cambiare la nostra vita prendendone in mano le redini, e dimostra come molto spesso per le patologie che ci affliggono, siamo costretti a
trovare la strada da soli. Purtroppo la medicina molte volte, trova più semplice curarci solo con farmaci che leniscono o tengono sotto controllo i sintomi delle patologie, ma non le risolvono, perchè difficilmente medicina e scienza, spesso in combutta per lucro con le aziende farmaceutiche, si pongono il problema della causa delle malattie per risolverle alla radice.
Sempre più spesso incrocio persone che guariscono
o migliorano notevolmente il loro stato di salute studiando una dieta
appropriata, dimostrando che nella maggior parte dei casi sono proprio alcuni cibi che
introduciamo quotidianamente a provocare le patologie.
Vogliamo iniziare a considerare le potenzialità
delle nostra alimentazione sulle nostre malattie semplicemente ascoltando chi
da solo riesce a guarire dopo anni di inutili cure?
Sono constatazioni elementari che dovrebbero spingere
sia i medici che le persone affette da malattie ad una severa riflessione sul
nostro modo di nutrirci, senza estremismi, né proclami, nè prevenzioni di alcun genere, ma con
l’osservazione delle reazioni del cibo sul nostro corpo e condividendo le esperienze
di chi guarisce.
Complimenti Antonio, non è così facile trovare la
strada giusta per guarire, liberarci dai paraocchi e capire cosa ci può
aiutare.
E grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Anna
ANTONIO E IL MORBO DI CROHN
(Per tutti coloro che non possono ascoltare l’audio
ho riportato il più fedelmente possibile le parole di Antonio)
Mi chiamo Antonio, sono gruppo zero e volevo raccontarvi la mia
guarigione dalla malattia di Crohn.
E’ iniziato tutto a dodici anni con i primi sintomi
addominali acuti, diarrea vomito e dimagrimento; naturalmente col peggiorare
della patologia a 14 anni subii il primo intervento dell’intestino.
Ne venne
asportata una parte e mi fu chiusa una fistola addominale che si era creata un
anno prima.
Dopo l’intervento stetti bene un paio danni poi tutto
ritornò come prima. Ora ho 39 anni e solo da un paio di anni sto bene, per cui
immaginatevi quanti anni ho dovuto subire le conseguenze di questa patologia.
Due anni fa trovai alcune informazioni interessanti
sui gruppi sanguigni e l’alimentazione.
Per approfondire andai in un laboratorio per eseguire un test per le
intolleranze alimentari e su 180 alimenti e scoprii che sono ben 60 quelli che non tollero.
Antonio mostra i propri esami, il test si chiama
Natrix larb, ma vi sono senz’altro altri laboratori che eseguono questi tipi di
test. L’alimento peggiore per me è il frumento, pane pizza biscotti che
mangiavo 5 volte al giorno.
Nella scheda che vi mostro, in rosso sono segnati gli alimenti
che non devo mangiare così come per il celeste.
Quelli tollerati sono dove non c’è alcuna fascia,
per cui nemmeno un terzo!
Dopo 2 anni sono riuscito a stare bene e ingrassare,
prima pesavo 68 prima 50, vi faccio vedere le foto. Se volete sono disponibile
per rispondere alle vostre domande solemondo@libero.it
CONSIDERAZIONE FINALE
Un’ultima considerazione finale di questa storia. La
ricerca non si fa realmente, la vera ricerca non si fa realmente la ricerca la
facciamo noi da soli!
Le multinazionali non hanno nessun interesse a trovare la
verità. Sono solo affariste e pensano al profitto. Questa è l’unica riflessione
che faccio dopo tanti anni per questa malattia.
L'ALIMENTAZIONE DI ANTONIO
COLAZIONE
Mi sveglio senza fame e verso le 10 mangio una
banana o una mela o delle nocciole, a volte non mangio.
PRANZO
Prediligo un po’ di carne o pesce con
verdure cotte. Ad esempio del salmone crudo o vitello al sangue o cavallo o
merluzzo. A volte un po’ di pasta con legumi (tutti tranne fagioli di spagna
che mi irritano l'intestino).
CENA: come il pranzo alterno tutte le proteine
animali o vegetali e contorno. Questa sera mi aspetta una costata di vitello
podolico di Puglia con contorno di patate biologiche al forno e verza saltata
in padella.
CEREALI SENZA GLUTINE
Cereali senza glutine ne consumo pochi perché mi
danno un senso di pesantezza e pienezza da subito facendomi sentire stanco (
sono gli amidi in generale). Mentre mangiando della carne o pesce, anche quasi
un chilo mi sento pieno ma capace di correre sentendomi mentalmente lucido. Un
puro carnivoro!
ZUCCHERI
Non consumo se non sporadicamente lo zucchero perché
ho notato che bevendo o mangiando alimenti dolci vengo subito attaccato da
funghi come mi è già successo alle unghie delle mani e all'inguine dalla
candida. Se li evito non succede, ormai è appurato questo dopo mesi di prove
sugli zuccheri.
L’IMPORTANZA DEI TEST DI INTOLLERANZA
Vorrei sottolineare l’importanza del test di
intolleranze con il metodo Elysa che mi ha cambiato la vita e che potrebbe
cambiarla a molti altri. E’ importante partire da un punto scientifico che ci
dica a quali alimenti siamo predisposti e gestirci noi poi la dieta.
COS'E' IL MORBO DI CROHN
(Cercherò di riassumere cos'è questa patologia, scusandomi per eventuali errori.)
Il morbo di Crohn è una malattia di origine
sconosciuta che si presenta come una infiammazione cronica della mucosa
dell’apparato digerente. Può colpire quindi una zona qualsiasi tra bocca e ano,
ma quasi sempre attacca l’intestino. L’infiammazione distrugge la mucosa e
porta a difficoltà di assimilazione dei cibi o addirittura a occlusioni o
perforazioni del tubo digerente.
L'origine è ancora un mistero. Non si sa che cosa
provochi questa malattia che non è ereditaria né infettiva. Si presenta
generalmente con attacchi periodici di crampi, dolori all’addome, nausea,
diarrea, lieve febbre e senso generale di malessere.
Si cura con antinfiammatori e antibiotici. Quando
questa terapia non è sufficiente (succede spesso) si deve ricorrere a un
intervento chirurgico.
La malattia è seria ma non necessariamente mortale;
ci sono malati che convivono con i sintomi senza altre complicazioni.
Se però la malattia progredisce può portare a dolorose
complicazioni: dalle fistole in zona anale oppure nei tratti intestinali dove
può provocare sanguinamenti e in alcuni casi emorragie.
Anastacia è affetta dal morbo di Crohn
Se le fistole raggiungono altri organi si possono
avere altri importanti complicanze: se ad esempio si estendono alle vie
urinarie, come la vescica o l’uretere o la vagina si può avere un rigurgito
nella zona di materiale intestinale oppure provocare pericolose infezioni.
Oppure la fistola si può aprire all’esterno e creare
un orifizio che stenta a chiudersi, dal quale possono verificarsi fuoriuscite
di sangue o siero.
Le forme più gravi come quella di Antonio possono
portare anche ad un notevole calo di peso, dovuto a un malassorbimento
intestinale.
A causa delle piccole ma continue perdite di sangue
, si possono riscontrare anemie e carenze di vitamina b 12
I SINTOMI
Solitamente nel Morbo di Chron sono predominanti i
dolori addominali associati a diarrea e talora a febbre. Il dolore addominale
si localizza prevalentemente in basso a destra (sede del cieco e dell'ultima
ansa ileale, le zone più frequentemente colpite). Possono comparire, meno
frequentemente, sangue visibile nelle feci, dolori alle articolazioni,
diminuzione dell'appetito con conseguente dimagrimento.
GRAVI COMPLICANZE
Nei casi più gravi si deve ricorrere a interventi
chirurgici che rimuovono il tratto d’intestino malato, seguito però nell’80 per
cento dei casi da una recidiva entro l’anno.
LA DIAGNOSI
VES, albuminemia, coprocultura, ricerca del sangue
occulto nelle feci, ricerca di particolari tipi di anticorpi ecc. e sia su
esami strumentali come l’ecografia addominale, il clisma opaco a doppio
contrasto, la scintigrafia, la radiologia diretta dell’addome, la TAC, l’RMN,
la colonscopia. La biopsia del tessuto colpito, prelevato tramite l’endoscopia,
resta tuttavia la sola “prova del nove” per la conferma definitiva della
diagnosi.
LE CURE
Le cure sono essenzialmente farmacologiche e mirano
a prevenire le complicanze e tenere sotto controllo i sintomi.
I farmaci più usati sono mesalazina, cortisone,
immunosoppressori, antibiotici.
In questi anni vengono inoltre usati farmaci di
ultima generazione cosiddetti “biologici” per indicare che il razionale, per il
loro sviluppo e uso, è basato su una profonda conoscenza della biologia della
malattia.
Sono l’infliximab ed adalimumab che svolgono
un’azione antinfiammatoria specifica, inibendo selettivamente l’azione delle
citochine ad azione proinfiammatoria o di bloccare l’infiammazione a vari
livelli.
Notare i costi: Le nuove terapie sono molto
costose: si pensi che il costo annuo di mantenimento con infliximab di un solo
paziente si aggira intorno ai 10.000€.
E ora veniamo alla parte più interessante: LA DIETA!!
DIETA
E MORBO DI CROHN
Anche nel Morbo di Chron come per molte altre patologie,
pochissima importanza si dà all’approfondimento della relazione tra cibo e
malattia. Conoscendo il business dei farmaci e di quest’ultimo costoso anticorpo,
possiamo supporre maliziosamente perché l’interesse dei ricercatori venga
spostato sulla ricerca dei farmaci!
Per quanto riguarda la dieta sembra che, a parte un
supplemento di minerali (come calcio, ferro e magnesio) e di vitamine (come
l'acido folico, le vitamine B12, C e D.) che vengono consigliati in caso di carenza
e sotto controllo medico, consigliano semplicemente una dieta leggera e povera
d fibre, per cui limitare il consumo di frutta e verdura, noci ed in generale
derivati dei cereali integrali evitando anche in particolar modo gli alimenti
piccanti. In molti casi si nota generalmente un’intolleranza ai latticini.
Evitare cibi ricchi di fibre significa limitare il
consumo di frutta e verdura, noci ed in generale derivati dei cereali
integrali; molto spesso, per compensare eventuali carenze vitaminiche dovute
alla limitazione di frutta e verdura, vengono consigliati integratori
polivitaminici.
CONSIDERAZIONI FINALI
Anche nel Morbo di Chron come per molte altre patologie, abbiamo notato come venga data pochissima importanza all’approfondimento della relazione tra cibo e
malattia.
Conoscendo il business dei farmaci e di quest’ultimo costoso anticorpo(10.00 euro!!)
possiamo supporre maliziosamente le motivazioni per cui l’interesse dei ricercatori venga
accentrato sulle cure con i farmaci!
Non così la pensa il Dottor Mozzi, sempre alla
ricerca delle cause delle malattie e sempre contrario a soffocarne i sintomi
con troppi farmaci, invitando chi ne è affetto a controllare la relazione tra ciò che si ingurgita e le malattie dell'intestino invalidanti come il Morbo di Crohn e la Colite ulcerosa
IL VIDEO Per il morbo di Crohn il Dottor Mozzi asserisce che è fondamentale l’alimentazione e
l’esclusione di alcuni cibi specifici, i quali possono innestare le prime reazioni
del nostro sistema immunitario, che, se trascurate, possono peggiorare e degenerare
in malattie croniche come il Morbo di Crohn e la Colite ulcerosa.
Ascoltiamo i suoi interessanti consigli in questo
breve spezzone di filmato che conferma la validità della
strada intrapresa da Antonio.
Marcella da Giussago(Pavia)
La telespettatrice telefona per il genro che soffre di colite ulcerosa, una patologia simile al Morbo di Crohn, chiedendo al Dottor Mozzi se vi può essere una relazione tra questa malattia e la celiachia.
Il Dottor Mozzi conferma con decisione che alla base di colite ulcerosa e celiachia
vi sono soprattutto due molecole colpevoli: GLUTINE E LATTOSIO che pongono le basi per queste patologie toste. Ai primi accenni
di colite, perché non parte subito come morbo, si cambia strada e il problema si
ferma, il guaio è quando queste malattie prendono la strada della cronicità e non si trova la
causa.
Marcella:Il genero gs A a 34 anni può riuscire a guarire?
Dottor Mozzi: salmone
crudo per chi ha rettocolite fa dei miracoli.
Chi soffre di colite ulcerosa deve stare attentissimo, basta alimentarsi in modo sbagliato per due o tre giorni di fila e subito si ha una recrudescenza notevole dei sintomi.
Per tenere a bada ci vogliono proteine e sali minerali
delle verdure, e soprattutto per il gruppo A il pesce è il nutrimento migliore, in particolar modo il salmone crudo.
4. 23 Simona da Lodi
Simona ha 43 anni e circa sette anni fa
ha avuto la diagnosi da celiachia, dopo un approfondimento per i dolori addominali, edemi alle labbra alle mani,
gonfiori strani in alcuni periodi dell’anno, dolori addominali e alopecia
decalvante.
Ma solo dalla biopsia è risultata celiaca, altrimenti dai test no risultava nulla, e il Dottro Mozzi conferma che molte volte gli esami depistano proprio perchè non rilevano il problema.
Dopo la diagnosi Simona ha eliminato il glutine
Inizialmente con gli alimenti della farmacia per celiaci, andava bene, poi sono tornate
alopecia e una dermatite perenne
Ha scoperto inoltre di essere intollerante anche alla soia.
Il Dottor Mozzi presume che si sia sbilanciata a mangiare prodotti per celiaci, che hanno poche
proteine, e in prevalenza contengono riso, mais, fecola di patate, per cui troppi amidi.
I capelli hanno bisogno di proteine e sali minerali.
Il Dottore riporta il semplice esempio delle sue pecorelle che dopo tre mesi di neve e uno di maltempo, e quindi l'impossibilità di nutrirsi di erba anche mezza secca o mezza verde, come al limitare del bosco, dopo un po' di tempo perdono il
pelo.
Il corpo umano preferisce sacrificare i capelli che
altri organi più importanti.
Antonella, la presentatrice di Telecolor, sottolinea come anche lei acquistasse in farmacia pasta, fette biscottate e prodotti per celiaci.
Ma un giorno, esaminando il contenuto di questi cibi, si era accorta che la lista degli ingredienti era lunghissima, contenevano di tutto e di più, e invita quindi a tornare alla semplicità, ai cibi cucinati direttamente da noi.
Il Dottor Mozzi conclude che bisogna cucinarsi il cibo, basta avere le informazioni
adeguate e si riesce a cucinare bene piatti validi e appetitosi.
Bisogna stare sempre al'erta perchè la celiachia si può manifestare a qualsiasi età e si manifesta inizialmente in maniera
subdola
La celiachia anche negli Stati Uniti è in aumento anche negli obesi, pur essendo una patologia che porta generalmente ad un forte dimagrimento.
NON SOLO MOZZI
Personalmente non mi fermo mai di fronte ad una sola esperienza, e così ho voluto fare una breve ricerca per vedere se trovavo qualche altra persona che si è curata con l'alimentazione e a conferma delle parole di Antonio e del Dottor Mozzi, ho trovato ad esempio questa discussione in un forum in cui le persone che soffrono di questo grave disturbo confermanoancora una volta le parole sia di Antonio che del Dottor Mozzi.
Invito tutti ad
approfondire sempre anche da soli per le vostre patologie. Internet, oltre
a numerose bufale, offre al contempo la possibilità di scoprire anche
molte verità.
Basta saper scegliere.
TESTIMONIANZE
Se avete delle testimonianze in merito a questa patologia o anche altre, scrivetemi, aiuteremo insieme tante altre persone, la condivisione è la nostra forza per far emergere la verità sulla dieta dei gs.
Potete scrivermi anche su facebook: sono girasoleblu