Ecco la prima storia : quella di ALICE (gruppo 0)
Cara Alice, complimenti per il coraggio e la determinazione con cui hai affrontato la tua battaglia.
Ti ringrazio per la condivisione: la tua straordinaria esperienza è colma di insegnamenti, l'esempio di come sia importante imparare a conoscere il nostro corpo e dare importanza al cibo che introduciamo, che può essere un vero e proprio veleno.
E questo l'abbiamo imparato dal Dott. Mozzi.
Anna
GLI ESORDI DELLA MALATTIA
Mi chiamo Alice e ho ventisei anni. Ne avevo quasi diciotto
quando mi è stato diagnosticato il Lupus Eritematoso Sistemico, una patologia
autoimmune. In seguito alla comparsa del tipico eritema a farfalla, sono stata
ricoverata in ospedale e “curata” con alte dosi di cortisone. Fortunatamente, i
medici mi comunicano che non sono coinvolti organi interni. Mi dicono di non
prendere il sole, che non è la causa ma un fattore scatenante.
Sintomi del Lupus Eritematoso Sistemico |
Per anni ho soffocato i sintomi della mia malattia con il
cortisone e ho passato le mie estati chiusa in casa con il terrore del sole. Ma
il LES non è stato il mio unico problema negli ultimi anni: col passare del
tempo emicranie e disturbi intestinali si sono fatti sempre più frequenti; per
un motivo o per l’altro stavo male quasi tutti i giorni e nessuno mi sapeva
spiegare il perché.
Fino a circa un anno fa la mia situazione era questa: andavo
in ospedale a fare i controlli e mi dicevano che andava tutto bene, ma non
appena tentavano di diminuirmi o sospendermi il cortisone, peggioravo e si
doveva ricominciare da capo. La spiegazione è molto semplice: i farmaci non
rimuovono la causa della malattia, ma ne soffocano solo i sintomi, per cui non
appena i farmaci venivano sospesi il problema si ripresentava.
TONSILLECTOMIA E CORTISONE: IL CALVARIO
Due anni prima,
esasperata da continue tonsilliti, mi ero sottoposta a un intervento di
tonsillectomia, non sapendo, ahimè, che stavo togliendo di mezzo il “bidone
della spazzatura” del mio corpo e che i problemi che prima venivano “risolti”
lì si sarebbero solo spostati altrove. Avevo frequenti emicranie che soffocavo
con valanghe di antidolorifici, non trovando altre soluzioni. I disturbi
intestinali, un tempo sporadici, a partire dalla primavera scorsa (2012) si
erano fatti sempre più frequenti, fino ad avere mal di pancia praticamente
tutti i giorni. Disperata, avevo chiesto consiglio al mio medico di base, che
mi ha prescritto valanghe di esami tanto costosi quanto inutili: niente batteri
o cose strane, l’intolleranza al lattosio era già stata diagnosticata da anni,
quella al glutine non risultava da nessun test. Il medico non sapeva cosa
dirmi, se non di seguire una bella dieta a base di pane, pasta e riso per
qualche giorno. Così faccio, e sto peggio di prima.
LA SVOLTA
E qui un episodio
rivelatore: stufa di seguire quella dieta assurda e per nulla benefica, una
sera ho cenato con una bella bistecca e contorno di spinaci … il giorno dopo
stavo benissimo!
Ero a conoscenza da tempo della dieta del dottor Mozzi e
avevo cercato più volte di metterla in pratica, ma ero talmente golosa che cedevo
quasi subito. Si può dire che fino a un anno e mezzo fa non stavo poi così male
da fare una scelta così estrema (in fondo il Lupus mi regalava solo qualche
sfogo cutaneo), e la golosità, la comodità di un toast a pranzo, l’amore per
aperitivi e pranzi al ristorante prevalevano alla grande.
Ma un anno fa, sfinita da mesi di malessere, e vedendo che
la medicina ufficiale più che farmi
Il libro del Dott. Mozzi |
L'APPROCCIO CON LA DIETA DEL DOTT. MOZZI
Comincio così: elimino il glutine dalla mia dieta. Dopo un
mese faccio un bilancio dei risultati: i disturbi intestinali si sono ridotti
drasticamente, così come le emicranie. Stavo meglio, ma non benissimo. Facevo
colazione con tè e biscotti per celiaci, e subito dopo mi sentivo a terra.
Mi decido allora a seguire la dieta del dottor Mozzi, come
il suo libro comanda. Mi do da fare per preparare muffins di grano saraceno con
pere e cioccolato e altre ricette del dottore, sostituisco la pasta con il
riso, e così via.
Il problema era che la mia dieta rimaneva sbilanciata sui
cereali e gli zuccheri, a sfavore delle proteine. Negli anni avevo sostituito
la pasta di grano con quella di kamut, illudendomi di farmi del bene, poi con
quella senza glutine a base di mais, poi con il riso. Ma risotti, pasta di
riso, gallette e biscotti di riso, cioccolata, frutta, in sostanza cereali e
zuccheri, rimanevano la base della mia alimentazione.
L'ELIMINAZIONE DI CEREALI E ZUCCHERI
Un giorno ho ascoltato una conferenza sulle patologie
autoimmuni tenuta dal dottor Mozzi, che è stata registrata e messa in rete. E
qui mi si apre un mondo: scopro che il libro della dieta non è sufficiente
quando c’è in ballo una malattia seria. Scopro che il mio corpo non ne può più
di amidi (cereali) e zuccheri, che vanno quindi eliminati totalmente dalla
dieta. Scopro che “è lo sbilanciarsi verso il consumo di cereali e zuccheri,
senza compensare con le giuste proteine” che ha mandato in tilt il mio
organismo. E non c’è niente di più vero: la mia alimentazione è sempre stata a
base di biscotti, piadine, pane, pasta, latticini, salumi, pizze, dolci,
trascurando alla grande il consumo di carne e di pesce. Per qualche mese sono
stata addirittura vegetariana (essendo gruppo zero, in pratica un suicidio!!!).
Fatte queste nuove scoperte, elimino totalmente cereali e
zuccheri (compresa la frutta) dalla mia dieta, tranne quinoa e grano saraceno,
che non sono veri e propri cereali e possono essere usati saltuariamente.
I risultati non tardano ad arrivare: il gruppo zero è
caratterizzato da un sistema immunitario molto reattivo e, infatti, dopo solo
un giorno, sto bene come non sono mai stata in vita mia. Le prime settimane
stento a credere a quello che mi sta accadendo, sto talmente bene che non mi
sembra vero. La cosa che più mi ha stupito è stato sentire la mia testa in modo
diverso, come se fosse più leggera, come se per venticinque anni avessi
indossato un elmetto di ferro e finalmente me l’avessero tolto.
Prendo (con qualche difficoltà!!) appuntamento con il dottor
Mozzi, ma ho qualche mese di attesa. Nel frattempo vado avanti a seguire la sua
dieta.
Risolti i problemi intestinali, resta qualche emicrania di tanto in
tanto (nulla in confronto a prima) e decido di sperimentare l’espediente della
“tazza d’acqua bollente” spesso citato dal dottore: e funziona! Scopro così che
tutte le mie emicranie altro non sono che blocchi digestivi causati da alimenti
mal tollerati o combinazioni errate. L’acqua bollente arriva nello stomaco e
favorisce l’espulsione dei gas che si sono formati e che con il loro effetto
dilatante sulle pareti dello stomaco creano disturbi quali, appunto, le
emicranie. Risolto il blocco digestivo, l’emicrania passa nel giro di poco
tempo.
Non mi fermo alle linee guida del dottore, ma proseguo (come
lui stesso consiglia) nello studio degli effetti dei singoli alimenti sul mio
organismo. Capisco ad esempio che il pomodoro, in teoria consentito al gruppo
zero, non mi fa un gran bene. Sostituisco l’olio extra vergine di oliva con
altri oli più digeribili. Ma commetto un errore che mi costerà caro, e di cui
purtroppo diverrò consapevole solo dopo qualche mese: frutta secca in eccesso.
Eliminati dolci di qualsiasi tipo, mi sono tuffata su noci, mandorle e
nocciole, teoricamente consentite, anzi, consigliate dal dottore. Sì, peccato
che lui parla di tre noci o sette mandorle al giorno, mentre io per mesi ne ho
mangiati quotidianamente quantitativi molto maggiori. Il risultato? Mal di
ginocchia, con fitte molto intense, che io attribuivo stupidamente a certi
esercizi che facevo in palestra. Ma non solo: il LES torna a farsi sentire con
la vasculite digitale, uno dei principali disturbi che storicamente mi ha dato
questa malattia. Ci tengo a specificare questo fatto perché chi mai potrebbe
pensare che un abuso di frutta secca possa portare al peggioramento di una
malattia autoimmune? E invece è così (o almeno lo è stato per me, e così
potrebbe succedere con un altro alimento a un’altra persona con patologie anche
diverse), io stessa ci ho messo molto tempo a mettere in correlazione le due
cose, e l’ho fatto quando, eliminando totalmente la frutta secca, ho visto
sparire subito le fitte alle ginocchia (ma ci sono voluti mesi perché non mi
sentissi più le ginocchia deboli, tanto a lungo le avevo massacrate) e pian
piano sono spariti anche gli sfoghi cutanei.
Credo che questo esempio possa essere molto utile,
soprattutto per chi, come me, soffre di malattie autoimmuni: sappiate che il
vostro sistema immunitario ormai è allertato, ogni sostanza introdotta e non
tollerata crea disturbi, è una ricerca personale che dovete fare e che nessuno
vi può insegnare purtroppo! E soprattutto non esagerate, nessun alimento può
essere consumato “a volontà”, siate equilibrati e rigate il più dritto
possibile. E dubitate di tutto, ascoltate il vostro organismo e le sue
reazioni!
L'INCONTRO CON IL DOTT. MOZZI
Il dottor Mozzi, durante la visita (a fine aprile), mi ha
infatti confermato la possibilissima correlazione tra il mio vizietto della
frutta secca e i problemi citati. Mi ha dato qualche dritta in più, anche se
devo dire che la maggior parte delle informazioni le avevo già acquisite grazie
al libro, ai video e a tutte le informazioni che si trovano online. Da allora
cerco di seguire il più possibile tutti i suoi suggerimenti. Il corpo ormai si
è “abituato bene” e se per caso sgarro ho reazioni immediate e molto violente.
Se prima era come addormentato, con una dieta corretta si risveglia e diventa
più sensibile agli alimenti sbagliati.
La mia ricerca di benessere continua, man mano che vado
avanti imparo dai miei errori e studio le reazioni del mio organismo. Un anno
fa non avrei mai detto che sarei passata da una colazione a base di tè e
biscotti a una a base di uova strapazzate o tonno e piselli, avrei vomitato al
solo pensiero. Eppure ora è così, e non mi pesa nemmeno!
I RISULTATI FINALI
Il benessere che ne ho ricavato mi ripaga ampiamente: ho
sospeso i farmaci da cui ero dipendente da anni (anche psicologicamente, avendo
il terrore che senza quelli sarei peggiorata) (e in ospedale me li volevano
addirittura aumentare…ma ho visto i miei esami del sangue migliorare dopo un
mese di dieta ferrea e avendo, contrariamente alle loro indicazioni, sospeso i
farmaci!); quest’estate ho preso il sole senza problemi (dietro autorizzazione
del dottor Mozzi “il sole non c’entra niente…certo, se
Frutta secca in eccesso, uno dei colpevoli individuati da Alice |
La qualità della mia vita è sicuramente superiore a prima, e di molto. Tutti i piccoli e grandi disturbi da cui ero colpita sono un lontano ricordo. Le energie che ho ora non le ho mai avute in vita mia, neanche prima della malattia. Persino fenomeni come attacchi d’ansia erano dovuti a un’alimentazione sbagliata. Tuttora quando mi sorprendo di cattivo umore senza motivo, faccio caso a cosa ho mangiato: quello che introduciamo con il cibo influisce sul sistema nervoso molto più di quanto crediamo, lo sto osservando su di me e sugli altri.
Non abbiate paura di mettere in discussione ciò che vi
dicono i medici. Avere un po’ di timore è normale, io stessa ho definito il mio
percorso “un salto nel buio”; mi sono fidata del dottor Mozzi e del mio
istinto, ho fatto il contrario di quello che mi veniva detto in ospedale e ho
avuto la forza di far crollare tutte le mie certezze. Ci è voluto coraggio,
impegno e determinazione. Non ho dato ascolto a nessuno, né a chi mi dava della
pazza e dell’estremista, né a chi mi diceva che la mia vita sociale era
rovinata, né a chi mi criticava per la mia magrezza. E ora posso dire che è
stata la scelta migliore che potessi fare nella mia vita!
La quinoa |
I CONSIGLI DI ALICE
Un consiglio “pratico” che posso dare a chi sta iniziando
questo percorso, soprattutto se lo fa per risolvere dei problemi di salute, è:
non perdete tempo a cercare di sostituire i cibi banditi con altri simili
teoricamente consentiti (ad esempio consumare quotidianamente i dolci delle
“ricette del dottor Mozzi” non vi gioverà, così come non giova a una persona
affetta da una patologia autoimmune mangiare tutti giorni quinoa o grano
saraceno!), arrendetevi al fatto che per stare davvero bene più che sostituire
dovrete eliminare, le rinunce saranno tante, sarà difficile e a volte
frustrante, ma, come dice il dottor Mozzi, “la sensazione di stare bene è
impagabile!”.
Alice ha pensato bene di condividere la sua dieta, naturalmente personalizzata in base alla patologia e ai suoi disturbi in relazione ad alcuni cibi.
LA DIETA DI ALICE
La mia dieta-tipo giornaliera?
Molto semplice, carne o pesce con verdure a colazione, pranzo e cena!
Due o tre colazioni a settimana le faccio con le uova (strapazzate o alla coque).
Pochissima quinoa (una volta alla settimana), pasta di grano saraceno ogni morte di papa (ora sono mesi che non la mangio), a volte patate dolci, legumi 3 o 4 volte a settimana. Minestroni densi, non brodosi, senza dado (uso un dado bio super naturale o un sale aromatico, evitare i dadi del supermercato, contengono glutammato).
La frutta secca per ora l'ho eliminata perchè ne avevo abusato, ma in piccole quantità può essere consumata quotidianamente. Niente frutta, consentito il limone su carne e pesce crudi.
Bevo poco (me l'ha consigliato il dott Mozzi) e mai a pasto, una tazza d'acqua tiepida appena alza, camomilla la sera, a volte una tisana o caffè di cicoria a metà pomeriggio.
Se faccio bollire delle verdure bevo una tazza di acqua di cottura prima di mangiare (un tipo per volta). Sto sperimentando vari tipi di oli, usati sempre a crudo (usare il vino per cucinare al posto dell'olio), ora sto usando quello di semi di vinacciolo.
Esempio, la mia dieta di oggi:
Colazione: Sgombro (in scatola, al naturale) con carote bollite
Pranzo: Bistecca alla fiorentina (metà!!!) con zucchine e radicchio grigliati
Cena: Carpaccio di salmone (non affumicato!) con finocchi bolliti
E' una dieta molto semplice e molto restrittiva, ricordo che sono GRUPPO ZERO, e che sono affetta da una PATOLOGIA AUTOIMMUNE, a causa della quale ho dovuto eliminare totalmente cereali e zuccheri.
La dieta di Alice |
La mia dieta-tipo giornaliera?
Molto semplice, carne o pesce con verdure a colazione, pranzo e cena!
Due o tre colazioni a settimana le faccio con le uova (strapazzate o alla coque).
Pochissima quinoa (una volta alla settimana), pasta di grano saraceno ogni morte di papa (ora sono mesi che non la mangio), a volte patate dolci, legumi 3 o 4 volte a settimana. Minestroni densi, non brodosi, senza dado (uso un dado bio super naturale o un sale aromatico, evitare i dadi del supermercato, contengono glutammato).
La frutta secca per ora l'ho eliminata perchè ne avevo abusato, ma in piccole quantità può essere consumata quotidianamente. Niente frutta, consentito il limone su carne e pesce crudi.
Bevo poco (me l'ha consigliato il dott Mozzi) e mai a pasto, una tazza d'acqua tiepida appena alza, camomilla la sera, a volte una tisana o caffè di cicoria a metà pomeriggio.
Se faccio bollire delle verdure bevo una tazza di acqua di cottura prima di mangiare (un tipo per volta). Sto sperimentando vari tipi di oli, usati sempre a crudo (usare il vino per cucinare al posto dell'olio), ora sto usando quello di semi di vinacciolo.
Esempio, la mia dieta di oggi:
Colazione: Sgombro (in scatola, al naturale) con carote bollite
Pranzo: Bistecca alla fiorentina (metà!!!) con zucchine e radicchio grigliati
Cena: Carpaccio di salmone (non affumicato!) con finocchi bolliti
E' una dieta molto semplice e molto restrittiva, ricordo che sono GRUPPO ZERO, e che sono affetta da una PATOLOGIA AUTOIMMUNE, a causa della quale ho dovuto eliminare totalmente cereali e zuccheri.
P.S.PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA DIETA DEL DOTT.MOZZI E I GRUPPI SU FACEBOOK:
http://cronacadiungirasole.blogspot.it/2013/10/cronaca-di-una-dieta-lalimentazione.html
SE VOLETE MANDARMI LA VOSTRA TESTIMONIANZA CON LA DIETA DEL DOTT. MOZZI SARO' FELICE DI PUBBLICARLA:
Potete contattarmi anche su facebook https://www.facebook.com/girasole.blu.1
Anna .... alias Girasoleblu