sabato 23 marzo 2013

L'INFAMIA DEL GOVERNO:I MARO' RISPEDITI IN INDIA




Vergogna! Come sempre l’Italia ha dimostrato di essere un paese debole e succube di fronte alle angherie degli altri paesi.
I Marò, Massimiliano la Torre e Salvatore Girone, trattati ormai come un pacco postale, sono dovuti rientrare in India.
Esattamente un anno fa Mario Monti ribadiva al Premier Indiano che “Il presunto incidente le cui dinamiche sono ancora tutte da accertare – è avvenuto in acque internazionali e che la giurisdizione sul caso è, di conseguenza, solo italiana. Nel sottolineare che i due militari erano impegnati in una legittima missione internazionale di contrasto alla pirateria, il Presidente del Consiglio ha ribadito con forza la ferma aspettativa del Governo per un trattamento dei due Marò che rifletta pienamente il loro status. Ogni atteggiamento da parte indiana non pienamente in linea con il diritto internazionale, rischierebbe di creare un pericoloso precedente in materia di missioni internazionali di pace e di contrasto alla pirateria mettendone a repentaglio l’efficacia e le capacità operative.”
Come risposta quest’anno sono state avviate a New Delhi le procedure per la costituzione di un tribunale speciale.
Ora nel 2013, la nota di Palazzo Chigi recita “Il Governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l’assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha ritenuto l’opportunità, anche nell’interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l’impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto del ritorno in India entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina – fa sapere il governo – hanno aderito a tale valutazione”.
Il Tribunale di New Delhi ha dichiarato che non sarà applicata la pena di morte. Il Ministro si inchina e ringrazia: Troppo buoni!
L’improvvisa decisione adottata dal nostro governo ha comunque suscitato molto scalpore anche tra i nostri parlamentari e martedì il Ministro Terzi e di Paola riferiranno alla camera sulla tortuosa ed  incredibile vicenda: lo ha deciso la conferenza dei capi gruppo.
Una polemica invece molto più pericolosa è nata anche tra i Ministri del governo indiano: mentre  il Ministro degli Esteri Salman Khurshid sembrava aver rassicurato l’Italia, un altro Ministro indiano non ci ha fornito nessuna garanzia in merito alla sentenza.
Lo ha riferito, Ashwani Kumar, il Ministro della Giustizia in un’intervista ad un’emittente Tv.
Così ha risposto al giornalista in merito alle rassicurazioni date all’Italia sulla sorte dei nostri due Marò: «Come può il potere esecutivo dare garanzie sulla sentenza di un tribunale? Khurshid è anche un avvocato e sul perché abbia detto quelle cose, sta a lui rispondere .”
Dichiarazione tutt’altro che rassicurante per nostri due fucilieri.
Ora dopo varie tiraemolla diplomatici tra l’Italia e l’India, che ci hanno resi ridicoli davanti a tutti paesi europei, la vicenda sembrerebbe ormai conclusa con una sconfitta piena dell’Italia su tutti i fronti.
Per un anno il governo Monti non ha saputo far valere i diritti dei due Marò dall’accusa di aver ucciso i due pescatori indiani, fatto peraltro non ancora accertato, e per i quale i due fucilieri sono stati arrestati in India contravvenendo alle regole principi generali di diritto internazionale applicabili a questa drammatica vicenda.
Quando abbiamo deciso di mostrare i muscoli riprendendoci i nostri due fucilieri, l’India ha risposto togliendo l’immunità al nostro ambasciatore, minacciando di cancellare contratti per 7 miliardi di dollari, di intraprendere ritorsioni verso le nostre più importanti aziende e addirittura evocando blocchi o esclusioni delle navi italiane nei porti indiani.
Come sempre in, linea con la sua linea sottomessa allo straniero, i nostri governanti non ci hanno pensato neanche un giorno a cedere vergognosamente e creando con questa vergognosa decisione un pericoloso precedente.
Ora ogni paese sarà tranquillo: agli italiani si potranno infliggere angherie di ogni genere, senza che il Governo che dovrebbe difenderli alzi un solo dito: una dimostrazione di estrema debolezza e pressapochismo di fronte all’Europa.
Un’Europa che peraltro continua a palesare quanto questa unione tra paesi europei esista solo virtualmente o quando fa comodo per imporci regole assurde  per dominarci.
Infatti anche in quest’ultima occasione non si è vista alcuna solidarietà e presa di posizione decisa in risposta all’appello dell’Italia per fa valere i nostri diritti
In questa dolorosa ed infinita vicenda gli unici che hanno dimostrato di essere Uomini sono i nostri due Marò e di fronte alla dignità di Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, due militari che fanno veramente onore alla Patria, ritroviamo l’orgoglio di essere italiani.
Ci domandiamo nel contempo anche se il termine “Patria” per cui migliaia di uomini rischiano ogni giorno la vita abbia ancora un valore e un significato non solo per noi cittadini, ma anche per coloro che ci governano.
Onore ai Marò e solidarietà alle loro famiglie! Noi Popolo Italiano non vi dimentichiamo.
Su facebook sono numerosi  i gruppi aperti per mantenerne viva la voce.Vi  segnaliamo i più significativi, tra i quali anche quello delle famiglie dei nostri Marò.

http://www.facebook.com/groups/282647458534179/  

martedì 19 marzo 2013

VESTITI KILLER



Ormai dobbiamo rassegnarci: viviamo in un’epoca salutista.
Essere sani è diventato un dovere, ma non è certo una vita facile...
Dopo aver scoperto che per rimanere sani è meglio non mangiare carne, non consumare latte, non fumare, non bere, non respirare troppo soprattutto nelle grandi città, pur con faticose rinunce, ma con animo più sereno e ormai convinti di aver investito in un futuro di salute, ahimè dai giornali apprendiamo l’ultimo agguato alla nostra precaria serenità del manuale di sopravvivenza! La notizia è alla ribalta da diversi giorni: anche i vestiti sono tossici!
A Pechino Greenpeace con una sfilata shoc ha denunciato con lo sconvolgente rapporto “Toxic Threads – The Fashion Big Stich-Up”, la presenza di sostanze tossiche pericolose per la salute dell’uomo da parte dei produttori tessili di varie aziende.
Tra le catene di moda purtroppo sono coinvolte anche nomi di marchi famose[//] (come Benetton, Jack & Jones, Only, Vero Moda, Blažek, C & A, Diesel, Esprit, Gap, Armani, H & M, Zara, Levis, Victoria’s Secret, Mango, Marks & Spencer, Metersbonwe, Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Vancl i brand analizzati). Negli articoli analizzati, tra le sostanze chimiche sono stati trovati i NPE (composti nonilfenoloetossilati) che possono rilasciare i corrispondenti nonilfenoli, nocivi perché in grado di alterare il sistema ormonale dell'uomo.
In alcuni marchi come Zara, Metersbonwe, Levi's, C & A, Mango, Calvin Klein, Jack & Jones e Marks & Spencer (M & S) i livelli riscontrati sono molto alti, ossia superiori a 1ppm (parte per milione).
Inoltre per ZARA quattro dei capi sembrerebbero contaminati da alti livelli di ftalati tossici, mentre altri due presentano tracce di un'ammina cancerogena derivante dai coloranti azoici.
Greenpeace ha lanciato una petizione mondiale chiedendo ai marchi di azzerare le sostanze tossiche che inquinerebbero i capi d’abbigliamento. In effetti già da tempo, dopo aver riscontrato qualche sospetto episodio allergico dovuto ad alcuni indumenti, ho voluto approfondire l’argomento e ho scoperto che circa l’8% delle dermatiti allergiche sono determinate proprio dal contatto coi tessuti.

All'interno degli indumenti, le sostanze che danno più spesso problemi sono: i coloranti e in minor misura le sostanze di fissaggio, cioè prodotti antipiega, detergenti e ammorbidenti, gomma e colle che vengono aggiunti nelle fasi di produzione.
Dal punto di vista chimico il 40% dei coloranti sono AZOICI , ma non tutti creano allergie. Vi sono poi tra i coloranti i principali allergizzanti, quelli costituiti dai dispersi. Sono una classe di coloranti utilizzata per tingere fibre sintetiche o fibre miste. Per cui dovremo stare principalmente attenti ai capi sintetici e soprattutto da quelli che quando li laviamo perdono molto colore.
Esistono a questo fine dei marchi, delle certificazioni, tipo Oeko-tex, Ecolabel, VIS (Vestire In Salute), che ci garantiscono sia l'assenza dei coloranti dispersi dal capo finito, che anche l'assenza di residui di metalli pesanti o di sostanze cancerogene.
Questi marchi possiamo andare a cercarli sull'etichetta del capo d'abbigliamento. Se potete cercate quindi di comprare tessuti naturali e made in Italy, dove i controlli sono senz’altro più severi che nei paesi esteri, soprattutto quelli orientali.
Così ora dovremo anche rinunciare ai rilassanti shopping per le vie del centro, alla ricerca di un po’ di distrazione allo stress quotidiano: prima di uscire dovremo armarci di libretto delle istruzioni con tanto di Blacklist e elenchi di marchi ecologici-biologici-biocompatibili-non tossici per dormire sonni tranquilli con la nostra prossima maglietta!
Nel frattempo, sprofondata nella mia “vecchia” e sicura poltrona in stoffa, passo in rassegna mentale i capi d’abbigliamento acquistati così incoscientemente negli ultimi anni e devo dire anche un po’ intimorita sapendo di aver custodito gelosamente un killer nell’armadio. A questo punto mi armo di cucchiaio e mi butto sull’ultima consolazione, memore di un atavico sapore infantile che guariva ogni tristezza: il barattolo della cioccolata. Ma vi prego non avvisate Greenpeace…non vorrei che arrivasse a mettere il dito anche nella mia crema...


Il mio articolo è su /http://www.stampolampo.it/dblog/