venerdì 24 giugno 2016

Chiara: Carcinoma al seno curato col Metodo Di Bella.

LA STORIA DI CHIARA...

... La leggi tutto d'un fiato... 

Chiara ha saputo esprimere con il suo racconto tutte quelle emozioni, quei dubbi e quell'uragano di sensazioni che stravolgono la tua vita quando ti diagnosticano un cancro.

Il gruppo fb che sostiene il MDB

Mi piacciono persino  i suoi puntini...., pause  dense di significato, spazi di vita intensi che si dilatano, in cui il tempo sembra infinito, un tempo cristallizzato in cui  raccogliere tutte le tue forze e il raziocinio necessario per potere decidere cosa fare della tua vita, all'improvviso in pericolo.

E sei sola, al di là di chi ti è intorno, ci sei solo tu e il tumore,  questa parte di corpo che si ribella  a te stessa e improvvisamente ti vuole uccidere, sola con le emozioni,  con la disperazione e con la scelta difficile che dovrai fare, senza sapere se sarà quella giusta.

Ho avuto il piacere di incontrare Chiara ad un Convegno dei figli del Professor Di Bella, e nei suoi occhi ho riconosciuto quella luce interiore che percepisci quando scorri le pagine del suo viaggio nella mente.

Mi sono specchiata nel suo sorriso, un sorriso di complicità di chi sa che puoi capirla, come se ci conoscessimo da sempre.

Grazie Chiara per la tua preziosa testimonianza.

Spero di incontrarti nuovamente...

Anna 

(Questo documento di qualche anno fa è estratto dai file del Gruppo FB di supporto al MDB)

 https://www.facebook.com/groups/metododibellaitalia/

La mia storia

LA SCOPERTA DEL TUMORE

E sì, è così......., scoprire di avere il cancro è come un treno che ti passa sulla testa......;  "cancro"..... questa parola che ha volte si fa fatica anche a pronunciare..... per il timore che suoni come una fine
annunciata.........   E nel frastuono assordante del treno che passa perdi le coordinate....., sbandi......, annaspi alla ricerca di un appiglio, di un punto fermo......
E d'improvviso la vita che fino a ieri hai condotto nella sua quotidianità, a volte monotona ma rassicurante, ti appare in tutta la sua precarietà......  All'improvviso, paradossalmente, tutto si fa chiaro e limpido.....  e forse per la prima volta ti pare di riuscire a coglierne l'essenza stessa;   già.....   proprio nel momento in cui hai la cognizione esatta che magari stai per perderla......

Poi cominci a razionalizzare, a ricomporre i pensieri.....  sola con il referto in mano mi dico che una frase su un foglio ("carcinoma mammario duttale infiltrante con aree di carcinoma intraduttale di tipo cribriforme" - mm. 21x12, grado 1)  non può scombinarmi la vita......  a me che fino a ieri ho dato fondo a tutte le mie energie....  nessun dolore, nessun malessere (forse solo un pò di spossatezza strana negli ultimi tempi),   quindi non può essere una cosa così grave....
E invece non è così......,  me ne rendo sempre più conto dalla velocità supersonica con cui l'ospedale dove ho fatto l'esame istologico mi fissa l'appuntamento con il chirurgo in altra struttura ospedaliera più grande a cui sono collegati, solo due giorni dopo, chiamandomi più volte sul telefonino per darmi tutte le indicazioni, (però, penso...... se vogliono il SSN non funziona poi così male......!!).
E già.... bisogna agire, e agire subito.....  Mi dicono che sono già stata molto fortunata se in tre anni il nodulo ha coinvolto solo qualche linfonodo e non ha fatto altri danni..... (tre anni prima, infatti, a circa metà dimensioni,  avevo avuto una diagnosi errata, mi era stato detto che si trattava di un nodulo innocuo)  e che bisogna intervenire prima che il rischio di metastasi diventi troppo alto e imminente.
E’ inizio dicembre ’10. Ho comunicato la cosa quasi a nessuno. Vivo sola, anche se vicino alla mia famiglia d'origine,  e mi trattiene il ricordo di mio padre,  che d'improvviso torna nitidissimo nella mia mente,  morto circa dieci anni prima dello stesso male,   e nitido torna anche il ricordo di tutte le complicazioni e il travaglio degli anni precedenti..........

DOPO LA DIAGNOSI...
Le due settimane successive alla diagnosi saranno un turbinio di pensieri che si rincorrono e accavallano, e a poco valgono le rassicurazioni di quelle 3-4 persone a cui l'ho detto.
Mi sento ripetere che ormai la medicina ha fatto così tanti progressi nella cura di questo male che il mio sarà sicuramente un caso di facile soluzione;  ma io so che non è così..... ho visto persone morire a distanza di 2-3 anni o poco più, o altre che continuavano a vivere ma con qualità della vita non proprio delle migliori......,  e pochi i casi che si risolvono veramente.

A volte lo sconforto è veramente tanto.....  Avevo già avuto nella mia vita momenti non facili, dove cadi e ti rialzi;  peripezie varie e situazioni difficili.....,  ma per quanto duri e pesanti da gestire i miei pensieri erano sempre stati per cercare di trovare la soluzione più giusta,  e comunque mi sono sempre  data da fare per cercare di cavarmela e venirne fuori in qualche modo.
Ma stavolta no,  stavolta veramente mi sembra troppo da affrontare......  e in certi momenti il buio è totale....   fino a dirti che no....   stavolta proprio non ce la puoi fare.........

E' un frullare di considerazioni e pensieri che vorresti allontanare anche  solo per qualche ora,  ma non ci riesci..... non ti danno tregua.....  fino quasi a farti mancare il respiro e a toglierti lucidità......

                                                                LE CURE... L'INDECISIONE
E così,  nel frastornante sferragliare e nel rombo del treno che passa,  vado agli appuntamenti,  faccio domande,  cerco di capire il più possibile nei dettagli, e li il quadro comincia a farsi più grave anche per me:  è molto probabile, si deciderà in fase operatoria a seconda del responso istologico più completo da reperto operatorio,  una mastectomia (e non quadrectomia come avevo capito inizialmente),  con asportazione dei linfonodi ascellari  (ciò potrebbe compromettere la funzionalità del braccio)  più o meno ampia a seconda di quanti ne risulteranno coinvolti,   poi seguiranno diversi cicli di chemioterapia  oltre alla cura ormonale.
Mastectomia
Penso che il quadretto non sia per niente entusiasmante..... e poi l'idea di affrontare un intervento chirurgico senza conoscerne prima la reale entità non mi piace per niente......
Il chirurgo,  nonostante minimizzi sui possibili effetti collaterali e complicanze dell'asportazione dei linfonodi e della chemioterapia  (mi assicura con tono tranquillo e trionfale che comunque nel giro di un anno o poco più ne sarò fuori)  e  il mio non esternare,  capisce che il percorso che mi ha prospettato non mi piace affatto........  e al secondo colloquio,  con toni ancor più rassicuranti,  mi dice che,  valutato anche il risultato dell'esame immunoistochimico,  si può optare per dei cicli di chemio da fare prima dell'operazione  in modo da ridurre la massa tumorale  e fare poi un intervento chirurgico meno invasivo,  e poi ancora cicli di chemio per neutralizzare eventuali cellule tumorali residue e scongiurare quindi eventuali recidive.
A fine colloquio, e messa un pò alle strette,  acconsento per l'appuntamento presso la struttura dove dovrò fare la chemio,  ma pur non lasciando trapelare le mie perplessità (aveva già cambiato programma),  non sono affatto convinta neanche di questo percorso.

Non avevo recepito bene l'idea dell'operazione, ma non riesco a vedere come buono neanche il percorso con la chemioterapia preparatoria;  e uscendo dall'ospedale, mentre l'amica che mi ha accompagnato mi rassicura su quanto abbiamo appena ascoltato e parla, parla, parla.......  io faccio finta di crederle  ma comincio a riappropriarmi dei miei pensieri che vanno in tutt'altra direzione.......

Chemioterapia
Torno a casa, e li, nel buio della mia stanza, che i pensieri si fanno più chiari.......  NO ,  io non mi ci vedo a fare la chemio......  non riesco a immedesimarmi........ e soprattutto non la "sento" come buona;  io che ho già perso nei mesi precedenti, per altri motivi,  circa 6 kg  e che sono decisamente sottopeso.
Comincio a pensare che sopporterò male la chemio (si sa come in questi casi le reazioni possono essere molto soggettive),  che mi debiliterà oltre le normali previsioni e che arriverò all'operazione parecchio malmessa......,  e dopo sarà anche peggio..........  sia fisicamente che moralmente.........

Nonostante queste  considerazioni, vado all'appuntamento;  hanno organizzato tutto così velocemente e sembra che non ci siano altre soluzioni possibili.......  e poi mi chiamano continuamente dall'ospedale per darmi indicazioni (tutte queste attenzioni fin troppo solerti cominciano a infastidirmi........ ).   Vado comunque all'appuntamento con il medico per l'inizio della chemio (presso la struttura ospedaliera, che è appunto collegata all'ospedale in cui sono in cura, e che è appena fuori città a circa 30 km),  e sarà che sono sola e non c'è nessuno che mi accompagna e mi ripete che sto facendo la cosa migliore che c'è da fare.......  (salvo due amiche che si alternano in telefonate ma a cui non rispondo più........),  ma l'impatto è più negativo del previsto........  Tanto che al medico che mi visita,  la sua assistente intanto ha già aperto una cartella per il mio programma chemioterapico,   comincio a esternare i miei dubbi  al punto che non sa più se sono andata per iniziare la chemio come da accordi già presi con il chirurgo  oppure no.......;   anch'io lo saluto parecchio confusa e vado via alla svelta,  con in testa soltanto l'idea di allontanarmi da quel posto........,  l'ho sentito così estraneo da appena ci ho messo piede........,   ...di riacquistare calma e cercare di mettere ordine nei miei pensieri...........

L'IRRITAZIONE DEL MEDICO...
Passa neanche mezz'ora,  sto guidando per niente concentrata sulla guida,  che mi chiama di nuovo il medico-chirurgo sul cellulare;  questa volta è abbastanza irritato, dice che mi aveva dato spiegazioni ed indicazioni precise solo due giorni prima e di decidere cosa voglio fare  invece di creargli incomprensioni e problemi con il suo collega.......  Penso che ha ragione,  ma ormai la mia unica volontà  è  solo quella di  fermarmi  un attimo a pensare con calma........,  solo di prendere respiro........  Farfuglio delle scuse,  prendo tempo e saluto.
Tra l'altro mi aveva già chiamato circa 3 ore prima, mentre andavo all'appuntamento per la chemio,  per
Il bivio per la vita
dirmi che inaspettatamente si era liberato un posto-letto nel suo reparto, di approfittare di ciò altrimenti si rischiava di allungare troppo i tempi e di presentarmi la mattina dopo per il ricovero e per fare gli esami preparatori per l'operazione solo ascellare (avevamo infatti già preso accordi per questo),   per verificare quanti linfonodi erano coinvolti dalla malattia  in modo da tranquillizzarsi sul fatto  di poter effettivamente rimandare l'operazione completa  a dopo la chemio.
Io, invece, avevo già programmato per 2-3 giorni dopo con la segreteria dell'ospedale, e come da nostri accordi precedenti,  la pre-ospedalizzazione di un giorno per gli esami di rito prima dell'operazione,  in modo da rendere più limitata possibile la successiva degenza in ospedale.  Sono un pò sorpresa di questo improvviso cambio di programma,  e comunque non so se posso  (o forse non voglio.......!!)  ricoverarmi la mattina successiva,  perciò rispondo che lo ringrazio per avermi dato precedenza ma devo vedere se riesco ad organizzarmi per il giorno dopo  e forse è meglio fare  la pre-ospedalizzazione  come da programma.

Intanto di ritorno a casa sto ancora guidando......  mi rendo conto che sono troppo deconcentrata...... e forse non ne sono più in grado......  a me che guidare è sempre piaciuto e che mi rilassa come poche altre cose al mondo........!!!  Quindi mi fermo, accosto l'auto appena posso,  respiro più che posso.......  cerco di sgombrare un attimo la mente.....  per poi fare mente locale......
Decido che è il caso di informare almeno mia sorella...... e così,  vista l'ora  ormai di pausa pranzo,  la chiamo e le dico  che sto per passare dal suo lavoro.
Mi chiamerà di nuovo il chirurgo mentre parlo con lei.......  e a questo punto le dico gentilmente, ma con fermezza,  che non voglio ricoverarmi il giorno seguente  e non importa se l'operazione slitterà a data da destinarsi perdendo così giorni preziosi........
Sarà inevitabile giorni dopo e con la mente più serena, la considerazione che forse, salvando la buona fede del medico-chirurgo, quelle pressioni non erano proprio così casuali..... tutto quell'interessamento che in momenti così critici e particolari può essere rassicurante...... qualche settimana dopo diventerà quasi sospetto........

Preso un pò di tempo, e schivata la chemio  (lo sferragliare assordante e il rombo angosciante del treno che passa è però ancora troppo forte e vicino.........),   decido di consultare altri due oncologi/chirurghi tra quelli chi mi continuano a proporre le solite 2-3 persone mie amiche e che mi vengono presentati come tra i migliori,  anche se so già che non posso aspettarmi nulla di molto diverso.......;   infatti i due medici confermano la stessa tesi,  e comunque sottolineano l'urgenza dell'intervento chirurgico prima che  il male cominci a propagarsi.......  e allora si che sarà tutto più complicato......

LA PROSPETTIVA: DOPPIA MASTECTOMIA
Un terzo medico-chirurgo consultato, dietro pressioni di un'amica,  visti tutti i miei esami e referti,  mi prospetta, addirittura,  la possibilità che sia necessaria l'asportazione (ci sono anche lì dei noduli più piccoli ma di natura sospetta)   anche dell'altro seno.......  poichè, dice, sono un soggetto decisamente predisposto;  per un filo, e solo per educazione estrema, non gli volto le spalle e non lo pianto lì a metà colloquio........

UNA LUCE NEL BUIO 
Intanto è qualche giorno che comincia a farsi strada nella mia testa il nome Di Bella....,  riaffiorano ricordi lontani.......  Avevo, infatti, avuto modo di seguire molto da vicino la sperimentazione del '98 e
Il Professor Di Bella
anche di fare amare considerazioni su come si era svolta e conclusa........;   mi ricordo delle trasmissioni tv a suo tempo seguite e mi ritorna in mente il volto del  Prof. Luigi Di Bella  con la sua espressione pacata,  ma ferma e convinta  nello spiegare il  perchè  dell'efficacia del suo Metodo,  e anche che, nonostante gli attacchi di chi lo controbatteva,  spesso fin troppo "pre-confezionati"......,  mi aveva trasmesso affidabilità e competenza.
E così inizio a fare ricerche su internet  (ed è proprio il caso di dire..... per fortuna che c'è...!!).
So che il Professore è deceduto già da un pò di anni, ma mi chiedo che fine ha fatto il  suo Metodo  e se c'e ancora modo di applicarlo.
Cercando, cercando finalmente trovo il sito ufficiale  MDB,  leggo pagine di spiegazioni  medico-scientifiche del Metodo  cercando di afferrare i concetti base per quello che riesco a capire  (non sono un medico e non ho nessuna competenza specifica in merito),   ma credo di riuscire a capire,  o almeno intuire,  alcuni dei principi su cui si fonda;  e più leggo  più mi convinco  che  può  essere  la mia strada......

Intanto ho fatto la pre-ospedalizzazione come da programma, senza ancora sapere cosa esattamente fare e se dare seguito alla cosa.
L'ultima visita è con il medico-anestesista che mi ribadisce ancora una volta la gravità della mia situazione e l'urgenza estrema di intervenire subito (ormai me lo sono sentito dire così tante volte che quasi non mi fa più effetto........);  mi parla di barchette già passate  e  di quella che mi sta passando davanti  che è l'ultima  per la salvezza.......,  non gli rispondo neanche.....,   penso,  invece, che forse le  sue barchette  navigano in un mare che  non è il mio.........

Soltanto ad uno degli oncologi  che ho consultato  (di quelli sopra menzionati  per sentire altri pareri),  tra l'altro mi era stato presentato come uno dei migliori in assoluto.....,  sai,  mi avevano detto, fa parte dello staff di V. .......,  parlo, soltanto a fine visita, di  MDB  dicendo:  "in alternativa, cosa ne pensa del Metodo Di Bella"? ;   risposta lapidaria:  "è un suicidio!".
Non mi sono  mai piaciute  le risposte troppo drastiche e categoriche......,  soprattutto in campo medico e, soprattutto, per questo tipo di malattia.......   per la quale nonostante  la  "ricerca avanzata"  si è ancora in alto mare.....  senza certezza alcuna delle terapie che propone la medicina ufficiale,  e per la quale  ancora troppo spesso si  continua a morire..........;   quindi, se pur nella confusione che ancora alberga nella mia testa,  mi giunge netta la sensazione di tutta la saccenza di una risposta così categorica  e, quindi,  per niente affidabile.......
Non lo saprà mai,  ma sarò grata a  quell' "eminente" dottore  perchè mi ha spinto ancor più  a  documentarmi  su  MDB.....!!

Tra le mie amicizie, a cui ho detto della mia situazione,  sono pochissimi quelli che cercano di capire le mie considerazioni e che non mi contraddicono, anche con toni forti, cercando di  farmi cambiare opinione.
C'è chi continua a telefonarmi ripetutamente  per convincermi a ricoverarmi quanto prima  e seguire  le cure ufficiali  prima  che sia  troppo tardi.
So che lo fanno con le migliori intenzioni,  ma per me comincia a essere esasperante.......  e non li voglio più sentire.....  (con qualcuno arriverò a rompere i rapporti);   non ho bisogno delle loro ansie.......,  io ho bisogno solo di estrema tranquillità per fare una scelta........

Continuo a leggere  sul  sito ufficiale  cercando di chiarirmi il più possibile le idee, ci passo 2-3 notti, soprattutto rileggo le tabelle, se pur limitate nei numeri, del mio caso specifico e mi rendo conto che i casi che non hanno subito intervento chirurgico, e magari neppure chemio, sono quelli che hanno avuto maggior risposta......!!!!  D'altronde leggendo qua e là avevo già fatto mio il concetto di quanto la chemio possa essere dannosa e tossica per il nostro organismo minando alla base i nostri naturali sistemi di difesa.......

LA SCELTA
E  a questo punto......... LA DECISIONE.........   Mi rendo conto di essere a un bivio.........  Non è per niente facile.........   perchè comunque metti in conto tutte le incognite del caso........  e un bel pò  di confusione è ancora inevitabile........,   ma è praticamente presa.......    ed   è   la  MIA DECISIONE.........   e non può essere altrimenti..........

Ho praticamente quasi tutti contro (e per fortuna che l'ho detto a pochissime persone........!!),  pure mia sorella è molto titubante anche se è la meno scettica e qualche volta mi è un pò di sostegno (anche lei ricorda bene la sperimentazione del '98.......),   ma ormai io sono sicura dell'idea di prendermi almeno 3-4 mesi e provare con MDB, e  il mio unico pensiero  è di prendere appuntamento con  il  Prof. Giuseppe Di Bella.

LA MIA STRADA
Per un caso fortunato riesco ad averlo velocemente (intanto l'ospedale continua a chiamare......),   e l'incontro nel suo studio spazza via gli ultimi dubbi......
Controlla attentamente i miei referti,  poi tra il serio e il pacato mi  spiega la situazione  e risponde  con sintesi e chiarezza ad alcune mie domande;  spiegato così appare tutto così ovvio....;  non nasconde la gravità della malattia,  ma spiega con competenza e semplicità come affrontarla  e  come funziona MDB.   Il suo modo di esprimersi è lontano anni luce dai  toni trionfalistici e plateali degli "eminenti oncologi",   ma comunque diretto e fermo in ciò che dice,   trasmette  speranza  e positività;  ribadisce l'importanza di seguire la cura nei minimi dettagli  e, oltretutto,  traspare chiara una grande umanità.
Il Dottor Giuseppe Di Bella
Esco dal suo studio che è ormai sera inoltrata con già l'elenco dei medicinali,  e ora ne sono completamente convinta.....  E' LA MIA STRADA.......
Il viaggio di ritorno da Bologna, che dura tutta la notte, sarà memorabile.......  ma nonostante la stanchezza estrema ho finalmente riacquistato un pò di serenità.......

Il tempo di organizzarsi e un pò di giorni dopo sono di nuovo alla volta di Bologna per acquistare i farmaci.
Durante il viaggio mi chiama il primo chirurgo con cui ho parlato (quello dell'ospedale dove sarei in cura),  crede che ho cambiato ospedale e chirurgo e lo informo, invece, che ho deciso di prendermi un pò di tempo;  alla fine mi dice che lui mi ha detto e ripetuto tutto ciò che dovevo sapere, che sono adulta e cosciente della gravità della mia situazione e che quindi non mi chiamerà più, ma quando deciderò finalmente di fare ciò che c'è da fare dovrò essere io a cercarlo......  Sarà l'ultima volta che lo sento.......
Acquisto i farmaci per il primo mese di cura e la temporizzata.   Bella botta con i soldi.......  ed è solo l'inizio......,  ma ok lo stesso......  indietro non si torna!!!!

Da 2-3 mesi sono pure senza lavoro, motivo per cui, tra l'altro, avevo deciso di fare degli esami di controllo che rinviavo da tempo (e quindi la prima eco mammaria da cui è iniziato tutto...!!),  ma ho sempre lavorato e ho dei risparmi;  certo,  messi da parte tutti faticosamente e in tanti anni.......  e nei miei programmi destinati a tutt'altra impresa....

LA CURA
Finalmente ho tutti i farmaci e posso cominciare. E' passato un mese esatto da che ho avuto la diagnosi.
All'inizio sembra tutto complicato, tempi da rispettare e tante pastiglie da prendere che credi sempre di averne dimenticata qualcuna, più la macchinetta temporizzata tutta la notte, ma nel giro di una settimana o poco più diventa tutto abbastanza automatico e ci si abitua anche all'infusore da tenere attaccato così tante ore (10).
Il problema più che altro è lo stomaco, i primissimi giorni mi assale il timore di non riuscire a tollerare tutti quei farmaci, anche perchè soffro già da diversi anni di una forma di gastrite abbastanza seria, ma andando avanti anche le nausee si risolvono.
Rimarranno per un pò di tempo i problemi intestinali, faccio fatica a superarli  anche perchè sono sempre stati una mia caratteristica fisica,  ne soffrivo in maniera occasionale, praticamente da sempre;  certo così costanti sono un pò pesanti da sopportare,  e comunque, penso......,  niente in confronto alla chemioterapia e a tutti gli effetti collaterali che spesso comporta;  senza contare i tempi lunghissimi per smaltire tutta la tossicità che lascia nell'organismo.........

Il vero problema è l'ecografia di controllo da fare periodicamente.  Dopo la prima (la Dott.ssa che esegue l'esame, saputo dell'istologico e tutto il resto, quasi mi impone di ricontattare l'ospedale dove sono in cura),  decido che è meglio non parlare più di tanto della mia reale situazione.
Per la seconda eco, infatti, cambio studio,  ma il ritornello più o meno è sempre lo stesso.....,   e più o meno velatamente (ma neanche tanto....!!)  mi sento dire che devo essere fuori di testa......
 Il risultato di questa seconda ecografia sembra mostrare un accenno di riduzione (1-2 mm.),  ma avendo cambiato macchinario,  la diminuzione del nodulo non può essere certa.

Solo alla terza eco (sono già passati più di quattro mesi da inizio cura), e cambiando di nuovo studio,  trovo finalmente un medico che non mi contraddice troppo e, anzi, cerca di capire le mie motivazioni (persona di apertura mentale come poche.....!!)   e al quale, perciò,  mi sento di dire come stanno realmente le cose e della cura che sto seguendo,  senza dover subire le solite tiritere e sentirmi dire che sono pazza.......
Anche il risultato dell'ecografia comincia a dare qualche effettivo segno di riduzione (circa 2 mm. in larghezza,  3 in altezza?)  se pur con l'incognita di un diverso macchinario utilizzato e quindi senza possibilità di poter fare un raffronto certo e,  perciò,  cerco di prenderlo con la dovuta cautela...

Dopo quattro mesi devo aumentare i dosaggi di alcuni farmaci.
Il medico di base, da cui vado per i farmaci mutuabili,  che all'inizio aveva fatto di tutto per convincermi a seguire il percorso dell'ospedale (io avevo risposto dicendo che volevo provare almeno 3-4 mesi)  e che mi aveva ricordato con insistenza i grossi rischi che correvo facendo una scelta simile e lasciando passare invano anche solo quei pochi mesi....,  quasi neanche vede l'ecografia che mi porto dietro (se non altro sicuramente il nodulo non era aumentato come da sua previsione.....)   e questa volta,  visto anche che sono più che decisa a continuare con MDB,  mi parla in maniera ancora più dura e senza mezzi termini.....   praticamente mi urla che è una pazzia quella che sto facendo e che non può permettere di vedere lasciarmi andare così......  e che se vado avanti ancora un pò  in quel modo ho il tempo contato.....  si e no un anno di vita.......!!
Io rispondo che, invece, penso che il percorso che mi continua a proporre non mi salverà la vita, al massimo l'allungherà un pò e con una qualità decisamente non buona (e veramente ne sono convinta.......!!) e che, inoltre, non voglio buttare al vento quattro mesi di cura con MDB.
Riconosco le buone intenzioni del medico,  ma resto ferma e decisa nel proseguire nel mio percorso.....;   penso che magari ci vuole un pò di tempo ma che darà i suoi frutti.....;  a volte ho anche come la sensazione di "percepire" un qualche cambiamento nel mio fisico, difficile da spiegare........;  e comunque sono sempre più che convinta che è la mia strada.

Sono passati meno di sette mesi dall'inizio della cura,  qualche settimana prima ho avuto anche la prima notizia positiva dalle analisi del sangue (il marker che era alterato è rientrato nella norma!!),   e faccio la quarta ecografia  (la seconda con lo stesso macchinario).

I RISULTATI A 7 MESI DALLATERAPIA DI BELLA 
Il medico, mentre fa l'esame,  è così sconcertato che fatica a dirmi l'esito,  nel timore di non aver ben interpretato l'immagine e di dire qualcosa che potrebbe non corrispondere alla realtà.......  perchè sembra
La testimonianza di Chiara
proprio troppo per essere vera......!!!,  e ci mette un secolo mentre controlla e ricontrolla........;  responso:  dimensioni nodulo  9x6 mm.
Praticamente la  massa si  E'  RIDOTTA ALL'INCIRCA DEL 75%.........!!!!!
Il Prof. G. Di Bella confermerà il risultato anche per altri particolari importanti relativi ai cambiamenti del nodulo.

Continuo con  MDB con ulteriori, se pur con diverso andamento,  graduali riduzioni e, sorvolando sui dettagli dei mesi seguenti, a poco più di un anno e mezzo dall'inizio della cura, le dimensioni  sono:  3x2 mm.......!!!!

Intanto sto abbastanza bene  e, diminuendo un pò i dosaggi dei medicinali,  anche il senso di stanchezza che ho avuto nei mesi precendenti è diminuito;  e, soprattutto, non ho subito i pesanti effetti collaterali della chemio....,  ne tutto quello che comporta un'operazione....!!!


CURA E OSTRACISMI
Ciò che è stato decisamente pesante da affrontare, invece, è l'ostracismo ad oltranza (dopo, oltretutto, tutte le difficoltà economiche e non solo per avere i farmaci.......!!),  e lo scontrarsi con l' "ottusità"  (e mi fermo a questa definizione.....)  di certi ambienti ospedalieri, che a volte è stata veramente pesante da sopportare e da tollerare......;  ma questaè un'altra storia........

Mi viene spontanea solo una considerazione.....  e quante volte l'ho pensato in questi mesi.....
Se semplicemente si mettesse in pratica  (anche solo un pò...!)  il principio di agire "in scienza e coscienza"  (e non vorrei sbagliarmi ma credo che tutti i medici, prima di diventare tali, ne facciano giuramento.....),  senza trincerarsi dietro una burocrazia e un sistema tanto contorti quanto inutili.........,  tanti problemi che una persona con una malattia importante che sceglie una strada non convenzionale  si trova, suo malgrado, a dover affrontare, sarebbero automaticamente risolti...........


IO E IL CANCRO
Comunque, posso dire che questo percorso è stato ed è un'occasione unica per una presa di coscienza profonda riguardo al nostro essere, e al nostro essere relazionato alla malattia........   ed è stata un'incredibile esperienza di vita.
Già avevo avuto modo in passato di fare riflessioni in particolare su questa malattia (come tante persone, purtroppo, l'avevo già vissuta molto da vicino),   ma ora ne sono sempre di più convinta.......
La malattia non è mai casuale.......  ha  un  "suo perchè",   è il manifestarsi a livello fisico-materiale di un disagio più profondo.......   un disagio che il più delle volte ha origine, innanzi tutto, nella nostra psiche  (e perciò strettamente legato alla sfera emotiva)  che quanto più è forte, e quindi non arginabile dal nostro sistema immunitario che così ne viene intaccato,  tanto più troverà il suo naturale sfogo nelle cellule del nostro corpo fino a interferire, e così ad alterarli e deviarli,  con gli equilibri che presiedono alla vita stessa e che ne sono il presupposto fondamentale.
La rinascita
In quest'ottica va capita.....  e accettata.....,   ma mai va aggredita o trattata in maniera brutale e drastica.......,  in questo modo andremmo ad interrompere dei processi che, ormai innescati, devono "necessariamente" seguire  il loro "naturale decorso".......;  ciò andrebbe solo a istigarla nuovamente e,  magari dopo un'apparente e (haimè)  momentanea sconfitta,  a darle nuova forza............
Essa è parte di noi.......,   è stata "prodotta" da noi.........,  e come tale va affrontata nella maniera più naturale e "indolore" possibile,  e comunque sempre nel rispetto della vita intesa nel suo senso più ampio e globale......., in modo da poterla rimetabolizzare e così  "reintegrare" alla nostra parte sana.
E' solo dopo questo processo, che senz'altro richiede tempi più lunghi ma che proprio per questo è più  "produttivo" e garanzia di risultato,  che si può giungere ad una VERA guarigione.
In questa visione più ampia di considerare la malattia "cancro"  mettendola in relazione alla persona e al suo corpo nel loro insieme che, a mio modesto parere  (e senza entrare in questioni tecnico-scientifiche di cui non ho nessuna competenza),    si inserisce mirabilmente  il  Metodo Di Bella  e i principi medico-scientifici su cui si fonda, che va a ricostituire, a livello biologico e più profondo,  gli anelli venuti a mancare e gli equilibri saltati di meccanismi e processi cellulari.
Questo è il modo in cui l'ho percepita e vissuta..........
e non ringrazierò mai abbastanza il cielo per essere approdata, anche per fatti e coincidenze incredibilmente fortunate.......!!,  allo studio del Prof. Giuseppe Di Bella.

A volte arrivo a pensare  (non vorrei però fosse solo l'ottimismo e l'euforia del momento......!!)   che,  a dispetto di quello che ci viene detto negli ospedali  e al di là di ciò che ci induce a credere la mentalità comune.......,  è tutto così meravigliosamente semplice...........

Aggiornamento del 12-10 2012:


Salve a tutti amici del grupponesuper, vi dico i miei aggiornamenti. Pronti...??!!!
Dopo rinvii vari ho finalmente fatto la pet, risultato: il quadro pet risulta nei limiti della norma. Non c'è niente...!!!!! e sentirlo dalla voce del grande Prof. non ha prezzo.....!!!!! mi sembrava di volare.......
(Aggiornamento 2016: Le pet sono sempre negative.
Chiara continua la Terapia Di Bella)


Per informazioni sul Metodo Di Bella:
Il Sito Di Bella: 

Il Forum di Adolfo Di Bella: 

Gruppo Facebook di sostegno:
https://www.facebook.com/profile.php?id=206878527618&ref=ts&fref=ts

martedì 21 giugno 2016

Rossella, l'endometriosi e la dieta dei gruppi sanguigni


ROSSELLA E L'ENDOMETRIOSI
Ecco un'altra testimonianza molto significativa di come la dieta dei gruppi sanguigni  possa risolvere problemi di salute insolubili, se non tentando di tenerli sotto controllo con i farmaci, anche se spesso si deve ricorrere ugualemnte alle operazioni chirurgiche, così come nel caso dell'ENDOMETRIOSI.
La soluzione per il Dottor Mozzi è sempre la stessa: vincere le nostre patologie individuando la causa nel cibo che mangiamo, molte volte colpevole dei nostri guai di salute.
 Ti ringrazio Rossella per la tua condivisione così interessante.
Anna
LE CISTI ENDOMETRIOSICHE E L'INTERVENTO
Mi chiamo Rossella, ho 40 anni e sono di gruppo 0.
Vi racconto le mie vicissitudini , tre anni fa mi diagnosticarono delle cisti endometriosiche  haimé ormai in uno stato avanzato, per cui purtroppo sono dovuti intervenire con una laparoscopia, ma una volta effettuata, l'esito non è stato simpatico. 
Risultato? Utero in aderenza con intestino e tube chiuse, quindi difficoltà per una eventuale gravidanza, anzi probabilità con percentuali minime. 
Tenendo conto che secondo i medici la mia endometriosi me la trascinavo come minimo da 10 anni , ma ti assicuro anche di più!, non avevo dolori pelvici , ma sempre dei gran mal di schiena da infiammare talmente tanto, che espellevo con facilità ernie al disco. Sono arrivata a tre!
Beh che dire dopo l'intervento mi hanno dato Visanne, preso per nove mesi, conclusione nessuna, quando facevo i controlli mi mettevano terrorismo psicologico, perché non tollerandoli, me li alternavano ad altri più leggeri, ma risultati... sempre nessuno. 

L'INCONTRO CON IL DOTTOR MOZZI
Dottor Mozzi
Fino a quando mi sono decisa ad andare su internet e cliccando endometriosi e alimentazione, mi vidi spuntare un video su YouTube del Dottor Mozzi in cui spiegava tutto. 
Così mi incamminai alla ricerca e andai a Monza ai suoi mercatini biologici. Iniziai subito a fare quello che mi aveva consigliato e ne giovai subito dal primo mese. 

I CONSIGLI: Mi consigliò delle irrigazioni vaginali con calendula, prescritta da lui.


L'ALIMENTAZIONE 
Sono di  gruppo 0, per cui seguo gli alimenti della tabella del libro.
Alimenti eliminati: Evito assolutamente latte e latticini glutine, amidi, tutti i cereali, zuccheri, frutta fresca, miele , soia,olio extravergine,cioccolato,carni rosse. 

Colazione: tutti i giorni di rito la mia tazza di acqua calda
Dopodiché mangio frutta secca, oppure farinata di ceci, oppure caffè di cicoria oppure latte di mandorla. 
Pranzo e cena: Nei pasti mi organizzo per pranzo o cena con tutta la verdura adatta al gruppo zero,con pollo tacchino con moderazione coniglio, agnello, pesce, uova.
Alternativa alla pasta: ci sono in commercio delle paste alla farina di ceci, fave ,piselli che sono buonissime,condimento olio di vinacciolo e limone
Un pizzico di fantasia in cucina, aiuta a divertirci e anche a cucinare se piace!!!!
Spero di avervi informato di tutto, eventualmente non esitate a chiedere, risponderò con piacere.

Rossella.

COS'E'L'ENDOMETRIOSI

 (Tratto dal sito):

http://www.vitadidonna.it/salute/medicina/endometriosi-sintomi-diagnosi-e-cure.html

L'endometriosi è una malattia spesso dolorosa in cui il tessuto che normalmente è posizionato all'interno dell'utero - l'endometrio – cresce al di fuori dell'utero.
L'endometriosi più comunemente coinvolge le ovaie, l'intestino o il tessuto che riveste il bacino. Raramente il tessuto endometriale può estendersi oltre la regione pelvica.
Quando l'endometriosi coinvolge le ovaie si possono formare delle cisti chiamate endometriomi. Il tessuto intorno può irritarsi e infine sviluppare tessuto cicatriziale e aderenze - tessuto anomalo che lega gli organi insieme.

SINTOMI: 
Ciclo mestruale doloroso
dolore durante i rapporti sessauli
dolore asssociato a movimenti intestinali o minzione
Sanguinamento eccessivo
Infertilità

FARMACI
Antidolorofici : come gli antinfiammatori (FANS), ibuprofene non steroideo o naprossene , per contribuire ad alleviare i crampi mestruali dolorosi.
Terapia ormonale: 
Contraccettivi ormonali: La pilloa anticoncezionale, cerotto e gli anelli vaginali
Ormone a rilascio di gonadotropine (Gn-RH)  Questi farmaci bloccano la produzione di ormoni che stimolano le ovaie, abbassando i livelli di estrogeno e prevenendo le mestruazioni, allo scopo di ridurre il tessuto endomtriale.
Medroxyprogesterone (Depo-Provera). Serve a bloccare le mestruazioni e la crescita di impianti endometriali.
Danazolo. Questo farmaco sopprime la crescita dell'endometrio bloccando la produzione di ormoni prodotti dalle ovaie.


CHIRURGIA
Chirurgia conservativa:
  intervento chirurgico per rimuovere più endometriosi possibile preservando utero e ovaie.
Isteresctomia: rimozione dell'utero.