sabato 17 agosto 2013

LUCA PARMITANO: L'ITALIANO CHE CI FA SOGNARE.....





Chi entra nel sito facebook https://www.facebook.com/AstronautLucaParmitano?ref=stream di Luca Parmitano, l’astronauta italiano più famoso del momento, non lo abbandona più: è difficile descrivere le emozioni che ti avvolgono osservando le foto meravigliose che vengono postate quotidianamente.
LUCA PARMITANO: l'Italiano tra le stelle
La sua vitalità e la passione per il suo lavoro speciale sono a dir poco contagiose e non si può fare a meno di diffondere il suo sito per condividere con gli amici questi  momenti imperdibili che hanno il sapore aggiuntivo della diretta.
E’ un’alchimia magica speciale, forse polvere di stelle chissà …quella che avvolge l’atmosfera che si respira.
Non sono solo la perfezione tecnica e l’effetto visivo che fanno dei paesaggi immortalati un evento eccezionale, ma soprattutto i racconti emozionanti di Luca, che fanno sognare milioni di italiani, uniti al suo sorriso contagioso.
In un momento di crisi economica che ci affatica anche psicologicamente, il nostro astronauta riesce a incarnare in perfetto stile lo spirito migliore della nostra amata Italia, quella che non si arrende, che ci mette il cuore, la passione e la professionalità, ridonandoci l’orgoglio di essere italiani.
Le immagini del mondo ripreso dall’alto si susseguono numerose regalandoci ogni volta spettacoli suggestivi e sempre unici, ma quando ci troviamo di fronte alle istantanee degli inconfondibili paesaggi italiani, il cuore si ferma ad ammirare senza fiato il suo mare sfavillante o le luci notturne che ne fanno un mondo incantato.
L’Italia diventa protagonista nelle sua veste migliore, come si fosse preparata per lo spettacolo nel
LA SICILIA VISTA DA LUCA PARMITANO

suo splendore di cui il nostro Capitano riesce a fermare l’attimo fuggente, cancellando ciò che l’uomo riesce a deteriorare con la sua stupidità.
Così ogni sera, coinvolti in questo fantastico viaggio molti italiani e non solo… sono con il naso per aria sperando di scorgere la navicella,  sicuri che lassù…qualcuno ci ama!
"L’italiano tra le stelle" è la dimostrazione che i sogni, come quello di diventare astronauta desiderio che Luca aveva fin da bambino, si possono realizzare.
Ma risultati eccellenti come la nostra missione speciale sono sempre frutto di studio, lavoro e passione.

CURRICULUM  LUCA PARMITANO
LUCA PARMITANO, il primo astronauta italiano a spasso tra le stelle, è catanese, classe 1976, maggiore dell'Aeronautica Militare, pilota sperimentatore con un curriculum eccellente con più di 2.000 ore di volo alle spalle, qualifiche su oltre 20 tipi tra aerei ed elicotteri militari, e una lunga esperienza con oltre 40 tipi diversi di velivoli.
Luca Parmitano appartiene al Corpo Astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea dal maggio 2009. 
Nel settembre 2010 è stato assegnato come “flight engineer” alla missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) identificata come “Expedition 36/37-

MISSIONE “VOLARE”
Il nome Volare è stato ideato da Norberto Cioffi, di Pantigliate (Milano), 32 anni, ingegnere che ha partecipato a un concorso dell'Asi.
 "Sì, è come credete - spiega - ho pensato a Domenico Modugno per il primo italiano che farà una passeggiata nello spazio".
 Il logo della missione è stato invece ideato e disegnato da Ilaria Sardella, 28 anni, economista, che ha risposto al bando dell'Agenzia Spaziale Italiana: "Ho voluto rappresentare il primato di Parmitano con un'orbita tricolore"

LE INFORMAZIONI DALLA SCHEDA ASI
"La missione di Luca Parmitano sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS),è  la prima di lunga durata assegnata dalla NASA all’Agenzia Spaziale Italiana
Martedì 28 maggio 2013 con il lancio della navicella russa Soyuz TMA-09M dal Cosmodromo di Baikonur (Kazakistan), ha avuto inizio la missione spaziale che avrà una durata di sei mesi.

L'EQUIPAGGIO
 I tre componenti dell’equipaggio dell’Expedition 36/37 sono: Luca Parmitano, astronauta Italiano del corpo degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea e maggiore dell'Aeronautica Militare, dal comandante russo Fyodor Yurchikhin e la statunitense Karen Nyberg, astronauta e ingegnere statunitense
La missione, terminerà a novembre, mese nel quale la Soyuz TMA-09M, effettuerà l’undocking,
L'EQUIPAGGIO
lasciando la ISS per rientrare a Terra.
Parmitano è il sesto astronauta italiano ad andare nello spazio e il quinto a mettere piede sulla ISS.
Questa opportunità di volo è stata assegnata all’Asi dalla Nasa e nasce da un Memorandum bilaterale diretto Nasa/ASI, in base al quale ASI ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (MPLM – Multi Purpose Pressurized Module) e il PMM (Permanent Multi Purpose Module) per la ISS.

GLI OBIETTIVI DELLA MISSIONE
La missione di Luca Parmitano, che è stata chiamata VOLARE, è rappresentata da una Soyuz che con una scia tricolore avvolge la Terra e traccia il percorso della Stazione Spaziale Internazionale.
La partecipazione di Luca Parmitano all’equipaggio della missione ISS 36/37 conferma il ruolo di
primo piano che il nostro Paese ha nel settore spaziale e, in particolare, nell’attività di ricerca a bordo ISS. Completata la costruzione della Stazione, è iniziata la fase di utilizzo a tempo pieno di
questo avamposto spaziale dell’umanità.
L’Italia ha un ruolo fondamentale nell’utilizzo scientifico della Stazione ed è stata anche il Paese che ha partecipato alla realizzazione di molti dei suoi moduli abitativi, di cui circa il 50%, sono stati costruiti nella città di Torino. In pratica metà della Stazione Spaziale Internazionale, di questa fantastica astronave, che gira attorno alla terra a 28.000 km l’ora, è stata costruita in Italia!
Nei suoi sei mesi di permanenza a bordo della Stazione Spaziale Luca dovrà svolgere come membro di equipaggio ISS un’ampia e articolata attività di sperimentazione da lungo tempo pianificata dal crew office della NASA. Molti degli esperimenti sono basati sul know how italiano."

PROGRAMMA GREEN AIR
"Obiettivo del programma è di utilizzare la sperimentazione in microgravità per caratterizzare il comportamento di nuovi combustibili durante il processo di combustione. Comprendere meglio i meccanismi della combustione aiuterà a gestire meglio i problemi rappresentati dall’inquinamento, dai cambiamenti atmosferici, dal riscaldamento globale, dagli incendi. Per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con NASA-Glenn Reserchcenter di Cleveland (Ohio), Luca darà il via a due importanti esperimenti del programma Green Air: DIAPASON e ICE (Italian Combustion Experiment).
Per DIAPASON, realizzato dall’italiana DTM, Luca installerà nei moduli della ISS un’apparecchiatura sofisticata in grado di rilevare la presenza nell’aria di particelle di dimensioni dell’ordine di pochi nanometri, che avrà applicazioni in studi sull’inquinamento atmosferico.
ICE è dedicato allo studio di combustibili innovativi a basso impatto ambientale. Al momento di
attivare questo esperimento Luca darà il via a un processo di combustione controllata, che si svolgerà nella facility NASA preposta (CIR -Combustion Integrated Rack), durante il quale sarà
analizzato il comportamento di un biocombustibile la cui composizione è stata ideata definita e
proposta dall’Istituto Motori del CNR di Napoli. 
MILAZZO: SICILIA
Il programma Green Air, è realizzato nell’ambito di una Joint Venture Contrattuale tra l’ASI e la PMI romana AGT Engineering, basata sulla formula di una Partecipazione Pubblico-Privato per l’utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale, primo caso nella storia dell’Agenzia, nell’ambito della quale l’ASI non eroga fondi ma garantisce al partner l’accesso alla piattaforma spaziale ISS e alle relative risorse necessarie all’esperimento.
Il Piano di Utilizzazione stabilito invece per Luca dall’Agenzia Spaziale Europea include
esperimenti di fisiologia, biologia, fluidodinamica, scienza dei materiali, studio delle radiazioni, dimostrazioni tecnologiche ed Education. Tra questi il progetto FASES (Fundamental and Applied Studies in Emulsion Stability), selezionato da ESA, e supportato dal contributo ASI, ideato e presentato da un nutrito team italiano e con l’ambizioso obiettivo di stabilire relazioni qualitative e quantitative tra le proprietà chimico-fisiche dello strato interfacciale tra liquidi immiscibili e la stabilità delle emulsioni. Il progetto è proposto da un team di partner accademici e industriali coordinato dal responsabile del CNR-IENI di Genova, Libero Liggieri, e la sua rilevanza risiede nell’estrema varietà di possibili applicazioni delle tecnologie delle emulsioni in generale, ancorché il progetto FASES sia stato concepito in modo più specifico per le necessità dell’industria petrolifera.
Nell’ambito di FASES sono stati realizzati due container per lo svolgimento di esperimenti in orbita, FASES Experiment Container (FASES-EC), nel quale saranno effettuati esperimenti su campioni di emulsioni nella facility ESA FSL (Flui Science Laboratory), e FASTER, nella facility ESA EDR (European Drawer Rack), nel quale saranno effettuati esperimenti su singole interfacce liquide.
Nel corso della sua permanenza in orbita Parmitano sarà coinvolto nell’aggancio del veicolo cargo giapponese HTV-4 e delle due navicelle commerciali SpaceX-3 e Orbital-2. Al suo arrivo sulla ISS
l’astronauta troverà ancorato sulla stazione anche la navetta automatica europea ATV-4, il cui cargo carrier è stato realizzato in Italia.
L'AUSTRALIA
Nell’ambito delle attività del piano congiunto di Education ESA/ASI, Luca verrà anche coinvolto in attività per giovani, ragazzi, appassionati e radioamatori, legate dal tema di riferimento “space robotics”, e suddivise a seconda dell’argomento e dell’età dei ragazzi cui sono rivolte, in Space Robotics Competition, Mission X – Train like an Astronaut, ARISS Contacts,Space Robotics Lectures Series, Space in Bytes, EPO Scripts (Slinky and Laplace)."

P.S. Scusate per eventulai errori...è un po' di tempo che ho la testa ...tra le nuvole....

Dall'Italia: Grazie Luca !

L'ITALIA

I VIDEO E IL SUO BLOG

-Il video della prima passeggiata del nostro astronauta http://youtu.be/nYZdIsKn5Ig


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sabato 10 agosto 2013

L'ODISSEA DEI MARO' AD UNA SVOLTA?




L’odissea dei nostri due Marò continua.
Sperando di avviarci finalmente verso la conclusione di questa vergognosa vicenda, riepiloghiamo  gli ultimi aggiornamenti:

LA TESTIMONIANZA
E’ stato ascoltato a Kochi l'ex vicecapitano Umberto Vitelli, come testimone dell'incidente dell 15 febbraio 2012.
''Mi ricordo che la cabina, dove c'era il timone - ha aggiunto in una conversazione telefonica all'Ansa - era di un colore diverso da quella che ho visto successivamente in fotografia''. Noviello, che era presente al momento in cui Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno aperto il fuoco, ha poi aggiunto che "nessuna delle persone a bordo dell'imbarcazione è caduta a terra" e che "ha visto allontanarsi la barca con due persone in piedi". L'ufficiale ha precisato che "l'imbarcazione si trovava a 40-50 metri dalla petroliera" quando ha invertito la rotta. "Ho visto che c'erano 5 o 6 persone a bordo, ma non sono sicuro se erano di più". Le dichiarazioni rilasciate oggi all'Ansa coincidono con una intervista che Noviello aveva dato l'anno scorso a una radio privata italiana e diffusa su YouTube. "Confermo tutto quello che ho detto in quella occasione" ha detto aggiungendo che "questi particolari non sono stati oggetto del primo interrogatorio della polizia del Kerala e neppure della deposizione resa oggi alla Nia".

-Nel frattempo sembrerebbe che la Corte Suprema abbia stabilito che l'incidente ha avuto luogo non in acque territoriali Kerala, ma all'interno della zona contigua.

DICHIARAZIONE MINISTRO BONINO 
6 agosto 2013:
Questa è la dichiarazione della Bonino dopo che il Governo indiano ha fatto sapere che il processo
subirà dei ritardi in quanto alcuni testimoni presenti a bordi della Enrica Lexie non si sono ancora presentati a testimoniare.

“Obiettivo del governo, mio e del ministro Mauro e' riportarli a casa. Con cocciutaggine radicale e sano realismo, ce la possiamo fare. Sulla lentezza della giustizia indiana non mi pronuncio. Sono italiana e non posso dare lezioni a nessuno".
La Bonino ha anche sottolineato il comportamento dignitoso dei marò e delle loro famiglie, e certo che i ragazzi essendo sotto ricatto non possono, nè loro e ne le loro famiglie mandare a quel paese il governo italiano.”


E SE I MARO’ FOSSERO INNOCENTI
E’ doveroso ricordare che fin dall’inizio i due Marò si sono dichiarati innocenti e hanno ribadito di aver sparato i colpi solo in acqua senza aver colpito l’imbarcazione, e questa nuova testimonianza inizia a far luce sul controverso episodio.
Interessante questo video di Toni Capuozzo che ripercorre la vicenda indiana dei due Marò.

I Marò sono innocenti:ecco perchè: http://youtu.be/CEnSplRKtUI


LETTERA DEI MARO’
Questo è il messaggio inviato nel mese di giugno al capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, in occasione della festa della Marina per il 152° anniversario della sua nascita.
“In questo lungo periodo trascorso in India, tanti bocconi amari abbiamo dovuto e stiamo ancora ingoiando, ma con dignità e fierezza continueremo ad andare avanti finche' Dio ci darà forza, rispettando questo Paese e dimostrando la nostra innocenza'. Questo è il secondo anno che ci vede trattenuti ingiustamente in India ma ciò non può toglierci la libertà di gioire e di sentire ancora più forte la fierezza dell'appartenenza alla Marina Militare Italiana, alle Forze armate italiane, e l'essere italiani. Il nostro sangue è tricolore''.
Come sempre i due militari dimostrano dignità e senso di responsabilità, pur subendo una palese ingiustizia.


IL GOVERNO E IL RISPETTO PER I MARO’
E’ giusto anche segnalare che di fronte a questa triste vicenda che vede illegalmente detenuti in India i Marò dal 15 febbraio 2012, non tutti gli italiani sono solidali con i nostri due militari.
Su facebook ed in alcuni articoli molti non si limitano solo ad esprimere la propria opinione del tutto legittima sulla contrastata vicenda, ma andando oltre, si permettono impunemente di insultare, offendere e denigrare i Marò con oltraggi conditi nella solita melensa salsa pacifista.
In questo contesto tutti si ergono giudici e insultano con epiteti come assassini o mercenari, ignorando totalmente che si sono sempre proclamati innocenti, e senza considerare che in ogni caso sono militari ed hanno agito in conformità alle norme che legittimano la difesa in caso di imbarcazioni sospette.
Negli articoli e nei post, attraverso la vicenda dei due Marò, si continua a denigrare la nostra Arma senza che nessuna autorevole voce si levi dai ministeri sempre pronti ad indignarsi per qualsiasi dichiarazione li tocchi, ma che non fa assolutamente nulla per fermare queste continue ingiurie.
Il Governo Italiano, che è miracolosamente riuscito a legiferare con la velocità di un fulmine su omofobia e femminicidio, dovrebbe perlomeno pretendere il rispetto dei nostri militari, che in fin dei conti sono al servizio dell’Italia.
Significativo di uno Stato che non è più in grado di farsi rispettare non solo negli altri paesi, ma anche in casa propria, dimenticando che un valore vilipeso come la Patria, che i nostri due Marò rappresentano, è una delle basi su cui si fonda  ogni società civile.
Uno Stato che non è riuscito a riportarli a casa dopo più di un anno, perlomeno ne protegga l’onore, in nome delle loro famiglie e degli italiani che credono ancora all’Italia!


I GRUPPI CHE SOSTENGONO I NOSTRI MARO’